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“Ha provato a entrare nella stanza di Papa Francesco”: panico in ospedale

Pubblicato: 24/02/2025 18:13

Un attivista argentino ha cercato di entrare nella stanza di Papa Francesco, ricoverato al decimo piano del Policlinico Agostino Gemelli di Roma. L’intento di Juan Grabois, noto attivista per i diritti dei lavoratori e amico del Pontefice, era quello di salutare personalmente il Papa.
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Nonostante Grabois conosca personalmente Bergoglio e ricopra anche il ruolo di consulente per un dicastero vaticano, l’accesso alla stanza del Papa è strettamente regolato e ogni contatto gli è stato impedito.

Grabois, fondatore del Movimiento de Trabajadores Excluidos (Movimento dei Lavoratori Esclusi) e già membro del Dicastero vaticano per la Promozione dello Sviluppo Umano Integrale, ha raccontato la sua amicizia con Francesco in un libro dal titolo Ho incontrato Francesco. Papa Bergoglio raccontato dai protagonisti del nostro tempo di Alessandra Buzzetti e Cristina Caricato.

Grabois ha spiegato che il suo legame con il Papa è nato dal suo impegno con i lavoratori esclusi di Buenos Aires, a partire dal 2001, quando la crisi del debito in Argentina esplose a causa del neoliberismo degli anni Novanta. In quell’anno fondò il Movimento dei Lavoratori Esclusi e, nel 2007, chiese a Bergoglio, allora arcivescovo di Buenos Aires, di partecipare a un’iniziativa. Sebbene il futuro Papa rifiutò l’invito, nacque immediatamente un’amicizia, caratterizzata da una forte sintonia sulla lettura della realtà sociale, politica e sulla necessità di dare maggiore voce ai movimenti popolari. Da allora, Bergoglio ha celebrato ogni anno una Messa per i lavoratori esclusi, un rapporto che è proseguito anche con dialoghi e azioni concrete.

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