
SANT’OLCESE (GENOVA) – Una comunità sotto shock per la tragedia avvenuta sulla statale tra Busalletta e Casella. Barbara Wojcik, 41 anni, è stata investita e uccisa mentre rientrava a casa in scooter. A travolgerla un’auto guidata da Pavel Garbarino, 21 anni, che dopo l’impatto ha preso un cutter e si è tolto la vita sul ciglio della strada.
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Una vita spezzata mentre tornava a casa
Barbara Wojcik era arrivata a Sant’Olcese dalla Polonia a 18 anni. Si era costruita una vita in Italia, con un figlio tredicenne e un lavoro presso lo stabilimento dolciario Preti. Molto attiva nella comunità, era una volontaria del Circolo Arci di Vicomorasso, che ha annunciato l’annullamento di tutti gli eventi in segno di lutto. Sabato sera, mentre tornava a casa, il suo scooter è stato travolto da un’auto a forte velocità. L’impatto è stato violentissimo e per lei non c’è stato nulla da fare.
Il gesto estremo del giovane automobilista
Alla guida della vettura c’era Pavel Garbarino, operaio di Aster, azienda di manutenzioni del Comune di Genova. Dopo l’incidente, il ragazzo è sceso dall’auto, ha aperto il portellone, preso un taglierino e si è suicidato. I carabinieri lo hanno trovato privo di vita accanto alla strada.
A ottobre 2024, Garbarino aveva pubblicato un e-book dal titolo “Velocità senza confini: A chi ha trovato pace nella velocità, ma ha imparato a frenare al momento giusto”. Ora sarà l’autopsia a chiarire gli ultimi dubbi sulla sua morte, ma l’ipotesi più concreta è che il giovane si sia tolto la vita dopo aver capito che la donna non ce l’aveva fatta.