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Acquisto prima casa nel 2025? Ecco tutti gli sconti e le agevolazioni statali per risparmiare

Pubblicato: 25/02/2025 09:08
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Anche nel 2025 si possono continuare a sfruttare alcuni bonus e alcune agevolazioni per l’acquisto della prima casa. Le opportunità sono diverse, così come le occasioni per poter risparmiare. Lo studio Brocardi ha realizzato a questo proposito una guida rapida utile a chi sta pensando di fare il grande passo. La casa di proprietà è un sogno per molti italiani, è un bene che protegge dall’inflazione, avendo una tendenza storica alla rivalutazione nel lungo periodo, e può generare rendite da affitto. Nel nostro Paese l’interesse ad acquistare o investire negli immobili non tramonta mai. I costi di compravendita, però, spesso rappresentano un ostacolo insormontabile. Ci sono però alcuni aiuti che lo Stato prevede, anche nel 2025, a favore di chi vuole acquistare la prima casa. Vediamo in sintesi quali sono.
Leggi anche: Ristrutturare casa nel 2025: tutti i bonus e gli incentivi. I requisiti e come ottenerli

Acquisto prima casa, le principali agevolazioni

Come spiega lo Studio Brocardi, anzitutto per i giovani è prevista un’agevolazione specifica: “Chi desidera acquistare un immobile da adibire a residenza e ha meno di 36 anni può richiedere un mutuo giovani prima casa, in virtù dei vantaggi disposti dal Fondo gestito da Consap”. L’agevolazione consente di conseguire un mutuo da un istituto di credito, fino all’80% del valore dell’immobile e la garanzia sul finanziamento ipotecario la darà lo Stato. “Attenzione, però, perché il reddito Isee dovrà essere non superiore ai 40mila euro annui“. E poi: per quanti vogliono comprare una casa da utilizzare come abitazione principale, anche per il 2025 è confermata la detrazione Irpef degli interessi passivi dei mutui ipotecari, nella misura del 19% e con un limite di 4.000 euro di spesa all’anno. Tale tipo di detrazione è ottenibile sia nel modello 730, sia nel modello Redditi PF. Non solo.

Vendita soggetta o in esenzione Iva

Infine, lo studio Brocardi ricorda che se l’acquisto della prima casa avviene da un privato o un’azienda che vende in esenzione IVA, si ha diritto a versare l’imposta di registro ridotta al 2% (invece che il 9%) sul valore catastale dell’immobile, e le imposte ipotecaria e catastale fisse a 50 euro ciascuna. Se, invece, la casa viene comprata da un’impresa con vendita soggetta a IVA ci sarà un’aliquota IVA agevolata al 4% (e non al 10%) e le imposte di registro, ipotecaria e catastale fisse di 200 euro ciascuna. “Attenzione però: al fine di usufruire di tali benefici, la casa non dovrà rientrare tra gli immobili di lusso (categorie catastali A/1, A/8, A/9) e il compratore dovrà risiedere – o trasferirvi la residenza entro 18 mesi – nel Comune dove è sito l’immobile”.

seconda casa

Nuclei familiari in situazioni di disagio economico

I nuclei familiari in situazioni di disagio economico o emergenza abitativa (sfratto, alloggio inadeguato, presenza di disabili, famiglie numerose, ecc.), invece, possono domandare l’inserimento nella graduatoria per l’assegnazione delle cosiddette case popolari. “Gli interessati dovranno possedere un valore Isee al di sotto della soglia stabilita a livello regionale o comunale”. La guida dello studio Brocardi è dunque molto utile per chi pensa all’acquisto di una prima casa sfruttando bonus e agevolazioni.

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