È attesa per oggi la decisione della Cassazione sulla misura cautelare da applicare a Chiara Petrolini, la ventiduenne di Traversetolo accusata del duplice omicidio e della soppressione dei cadaveri di due neonati partoriti tra il 2023 e il 2024. L’udienza si svolge in camera di consiglio, nella prima sezione penale, presieduta da Monica Boni, con la procuratrice generale Valentina Manuali.
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La studentessa attende la sentenza ai domiciliari
Chiara Petrolini non si è presentata in aula, così come i suoi genitori. La giovane attenderà la decisione nella villa di Vignale di Traversetolo, dove a gennaio è tornata a vivere in regime di arresti domiciliari. Proprio nel giardino della residenza erano stati ritrovati i corpi dei due neonati: il primo il 9 agosto, il secondo il 10 settembre.
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L’avvocato della studentessa, Nicola Tria, ha presentato ricorso contro la decisione del tribunale del Riesame di Bologna, che a ottobre aveva accolto la richiesta della Procura di Parma di revocare i domiciliari e disporre la custodia in carcere.
Le possibili decisioni della Cassazione
La Procura di Parma, guidata dal procuratore Alfonso D’Avino, ha chiesto per due volte il carcere per Chiara Petrolini. La prima volta a settembre, dopo il ritrovamento dei corpi, ma il gip aveva respinto la richiesta disponendo i domiciliari. La seconda volta con un ricorso al Riesame, che aveva riconosciuto la pericolosità sociale della ragazza.
Ora la Cassazione ha tre opzioni:
- Accogliere il ricorso della difesa e confermare i domiciliari.
- Rigettare il ricorso e disporre il trasferimento in carcere.
- Rimandare la decisione al tribunale del Riesame, congelando la misura cautelare.
Se la Cassazione dovesse decidere per il carcere, la giovane resterà in casa fino all’arrivo dei carabinieri, che la condurranno in una delle tre sezioni femminili della regione: Reggio Emilia, Modena o Bologna.