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Giulia Loffredo, parla il testimone: “Arrivata in ospedale con il sangue secco, le labbra nere”

Pubblicato: 26/02/2025 17:14

La morte della piccola Giulia Loffredo, la bambina di 9 mesi uccisa dal pitbull di famiglia secondo le prime ricostruzioni, continua a essere avvolta da dubbi e incongruenze. Un testimone, presente al pronto soccorso di Acerra la notte dell’arrivo della bambina, ha raccontato dettagli inquietanti alla trasmissione Ore 14 su Rai 2, condotta da Milo Infante.

La testimonianza chiave

Il super testimone potrebbe avere un ruolo determinante nell’inchiesta della Procura di Nola. Secondo il suo racconto, la bambina presentava segni evidenti dell’aggressione: “Ho toccato il sangue sulla tutina e non mi sono sporcato le mani, era secco. La bambina aveva le labbra nere, i morsi si vedevano, erano evidenti”.

Dichiarazioni che mettono in discussione la versione fornita dal padre, Vincenzo Loffredo, il quale ha inizialmente affermato che la piccola gli era caduta dalle braccia mentre cercava di proteggere il cane. Il testimone ha però evidenziato: “Se ti metti tra preda e cane, qualche morso lo prendi”, sollevando dubbi sulla dinamica dell’accaduto.

Le indagini e i nuovi sviluppi

La Procura di Nola ha sequestrato il cellulare di Vincenzo Loffredo per analizzare i dati e chiarire alcuni punti ancora oscuri. L’obiettivo è verificare eventuali spostamenti dell’uomo nella notte tra il 15 e il 16 febbraio e se abbia utilizzato il telefono nel periodo in cui afferma di essersi addormentato accanto alla figlia senza accorgersi dell’aggressione.

Il padre della bambina è attualmente indagato a piede libero per omicidio colposo, con l’accusa di omessa custodia e vigilanza del cane. Gli inquirenti stanno lavorando per stabilire con precisione la dinamica della tragedia e determinare eventuali responsabilità.

Nuovi rilievi nell’abitazione

Nel frattempo, gli esperti della Scientifica hanno effettuato un ulteriore sopralluogo nell’abitazione del rione Ice Snei, restando sul posto per circa otto ore e mezza. Gli investigatori stanno cercando di individuare eventuali tracce di sangue che, secondo le dichiarazioni di Loffredo al suo legale, sarebbero state ripulite da alcuni parenti prima del sequestro dell’appartamento.

Le indagini proseguono senza sosta per chiarire cosa sia realmente accaduto quella notte e per fare luce sui numerosi dubbi ancora irrisolti legati alla morte della piccola Giulia Loffredo.

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