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Teo Teocoli contro Fabio Fazio: “Mi ha chiamato ma poi abbiamo litigato. Lasciato in uno sgabuzzino ad aspettare per tre ore”

Pubblicato: 26/02/2025 12:30
Teo Teocoli Fabio Fazio

Teo Teocoli torna a parlare del suo legame con la televisione e dei rapporti con alcuni colleghi in un’intervista al Corriere della Sera. Il comico, che ieri ha compiuto 80 anni, ammette di sentire la mancanza del piccolo schermo, ma sottolinea come il settore sia cambiato: “Oggi va per gruppi, il Tavolo di Fabio Fazio si è talmente allungato che tirano giù il muro e finiscono a Lambrate”.
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Lo scontro con Fazio e il ricordo di Celentano

Teocoli racconta anche un episodio legato alla sua partecipazione al programma di Fazio: “Mi ha chiamato, ma poi abbiamo litigato. Mi hanno lasciato in uno sgabuzzino ad aspettare per tre ore senza farmi intervenire, quando sono uscito ho strillato un po’ a tutti”.

Tra i tanti auguri ricevuti per il compleanno, il comico cita Gerry Scotti, Paolo Maldini e il “signor Carlo della Gialappa’s Band“. Un’assenza però pesa particolarmente: quella di Adriano Celentano, con cui non si sente da cinque anni. “Una volta a Milano, se uno non ti chiamava per un mese, gli telefonavi e gli dicevi: ‘Oh, ma sei morto?’. Era una battuta, ma lui se l’è presa”, racconta Teocoli, aggiungendo: “So che tanto sta in casa, forse traffica ancora con Adrian”.

Mai dire Gol e le imitazioni di Celentano

Tra i momenti più belli della sua carriera, Teocoli ricorda Mai dire Gol: “Bei ricordi. Al Palazzo dei Cigni nel laghetto c’erano pantegane grosse come conigli… Aldo, Giovanni e Giacomo li ho portati io dalla Gialappa’s, sono diventati miliardari grazie a me”.

Sulla sua imitazione più riuscita, non ha dubbi: “Quella di Adriano. Ma non è più un’imitazione, ormai sono io Adriano, è un passaggio dell’anima”. Infine, sulle voci che lo descrivono come un carattere difficile, commenta ironico: “Lo dicono tutti. Penso di essere il re del dettaglio e quindi invece di ragionare strillo subito”.

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