
“Subivo botte e violenza. Ci sono stati tantissimi episodi e non c’è modo di contarli”, racconta la ex moglie dell’uomo accusato di aver brutalmente picchiato il figlio di quattro anni a Scicli, in provincia di Ragusa, provocandogli gravi fratture. Un passato di abusi sistematici, vissuti prima che l’uomo iniziasse una nuova relazione e avesse un figlio con l’attuale compagna.
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“Gli anni passati con lui sono stati bruttissimi, un vero incubo”, rivela la donna, che per lungo tempo ha sopportato senza mai denunciare. Nonostante la violenza subita, infatti, l’uomo non risulta avere precedenti legali per maltrattamenti. “Non ho mai denunciato perché non volevo rovinarlo, gli volevo bene e desideravo tenere unita la famiglia”, spiega, ricordando come tutto sia cambiato quando la rabbia dell’uomo non si è più limitata a insulti e minacce, ma si è riversata anche sul loro bambino. “Quando ha alzato le mani su di lui, ho deciso di andarmene”, racconta.
Alcuni episodi rimasti impressi nella memoria parlano di violenza brutale e ingiustificata. “Una notte, mentre dormivo, mi ha dato un pugno in bocca, facendomi saltare un dente. Un’altra volta mi ha morso la coscia. In inverno mi faceva dormire per terra con il bambino”, riferisce ancora la donna. Anche dopo la separazione, la violenza non si è fermata: “Quando mi ha rivista per strada, mi ha spinta a terra”.
Alla notizia delle violenze sul figlio, la reazione è stata di sgomento e rabbia. “Ho pensato a mio figlio e ho capito che lui è un mostro”, dichiara l’ex moglie. Il bambino era solito trascorrere la domenica con il padre, ma nelle ultime settimane l’uomo aveva smesso di andarlo a prendere. “Avevo avvertito più volte la sua attuale compagna. Le dico di non tornare da lui. Credo che debba stare in carcere”, conclude la donna.