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Turchia, un momento storico. Ocalan annuncia la dissoluzione del Pkk: «Tutti i gruppi abbandonino le armi»

Pubblicato: 27/02/2025 17:17

Lo storico annuncio è arrivato. Abdullah Ocalan, leader del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (Pkk), ha dichiarato la fine dell’organizzazione terroristica. «Tutti i gruppi devono abbandonare le armi, il Pkk deve sciogliersi. Mi prendo la responsabilità di questo appello».
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Queste parole sono state lette durante una conferenza stampa a Istanbul da alcuni politici del partito filo-curdo Dem, la terza forza politica del Parlamento turco. Questa mattina una delegazione ha incontrato Ocalan nel carcere di Imrali, dove è detenuto dal 1999.
Leggi anche: Lo storico annuncio è arrivato. Abdullah Ocalan, leader del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (Pkk), ha dichiarato la fine dell’organizzazione terroristica.

«Tutti i gruppi devono abbandonare le armi, il Pkk deve sciogliersi. Mi prendo la responsabilità di questo appello». Queste parole sono state lette durante una conferenza stampa a Istanbul da alcuni politici del partito filo-curdo Dem, la terza forza politica del Parlamento turco. Questa mattina una delegazione ha incontrato Ocalan nel carcere di Imrali, dove è detenuto dal 1999.

La trattativa tra governo e curdi

Il governo turco e il Pkk trattavano da mesi per arrivare a un accordo. Il conflitto ha causato 40.000 morti e ha segnato la storia della Turchia. Ora resta da capire cosa abbia concesso Recep Tayyip Erdogan in cambio della dissoluzione dell’organizzazione.

Le ipotesi più accreditate parlano di un possibile rilascio di Ocalan e di una qualche forma di autonomia di fatto per le aree curde. Non ci sono conferme ufficiali sul piano ideato dal presidente turco.

Le reazioni del governo

L’Akp, il partito della Giustizia e della Libertà al governo dal 2003, mantiene una posizione prudente. Efkan Ala, presidente dell’Akp ed ex ministro degli Interni, ha espresso scetticismo: «Voglio proprio vedere se i terroristi ascolteranno l’appello del proprio capo. È difficile prevedere cosa succederà ora». Poi ha lasciato aperta una porta alla speranza: «Se l’organizzazione terroristica accetterà questo appello, deporrà le armi, si riunirà e si scioglierà, la Turchia sarà liberata dalle sue catene».

Erdogan e la strategia politica

Erdogan governa la Turchia dal 2003 e vuole candidarsi per un terzo mandato presidenziale nel 2028. Per riuscirci, deve modificare la Costituzione. In questo scenario, il sostegno dei curdi potrebbe rivelarsi decisivo.

Il partito Dem gioca un ruolo centrale. Il suo leader, Selahattin Demirtas, è in carcere. Se Erdogan riuscisse a ottenere il sostegno curdo, potrebbe presentarsi come il presidente che ha posto fine a un conflitto sanguinoso e ottenere voti preziosi per il suo progetto politico.

La storia del Pkk e i tentativi di pace

Abdullah Ocalan ha fondato il Pkk nel 1978. Dal 1984, l’organizzazione ha portato avanti un’insurrezione armata nel sud-est della Turchia. Il gruppo è considerato terrorista da Ankara e dai suoi alleati occidentali.

I tentativi di pace sono falliti più volte, l’ultimo nel 2015. Negli ultimi mesi, nonostante le trattative, il governo di Erdogan ha intensificato la repressione dell’opposizione, arrestando giornalisti e politici. Molti sindaci curdi eletti sono stati rimossi e sostituiti da funzionari governativi.

Il messaggio di Ocalan

L’incontro di oggi nel carcere di Imrali è stato il terzo tra i rappresentanti del partito Dem e Ocalan. La delegazione ha parlato anche con Selahattin Demirtas e ha incontrato leader curdi in Iraq.

Nel suo messaggio, il leader del Pkk ha spiegato le motivazioni della lotta armata. Ha denunciato il rifiuto dello Stato turco di riconoscere un’identità curda.

Poi ha ammesso che il conflitto non ha più senso:

«Non c’è alternativa alla democrazia nel perseguimento e nella realizzazione di un sistema politico. Il consenso democratico è la via fondamentale».

Cosa succederà ora?

L’annuncio dello scioglimento del Pkk rappresenta una svolta storica. Ma restano molte incognite. Erdogan concederà l’autonomia ai curdi? Ocalan otterrà la liberazione? I combattenti del Pkk seguiranno il suo appello?

La Turchia è davanti a un momento cruciale. Nei prossimi mesi si capirà se questa è la fine di un conflitto o solo l’inizio di un nuovo capitolo.

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