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Vuoi cambiare le finestre? Ecco quale bonus sfruttare: come si fa e quanto risparmi

Pubblicato: 28/02/2025 12:10
bonus finestre

Hai deciso di cambiare le finestre? Forse perché devi, forse perché vuoi. E stai cercando di capire se c’è un bonus finestre che fa al caso tuo. È bene sapere, quindi, che sono ancora attive le detrazioni previste per la ristrutturazione, oppure dell’Ecobonus. Entrambi sono in vigore fino al 31 dicembre 2025, con aliquota al 50 o al 36% a seconda se l’intervento riguardi l’abitazione principale o la seconda e, rispettando precise condizioni. Se si decide di acquistare i serramenti per il risparmio energetico con l’Ecobonus, tali finestre devono avere determinate caratteristiche tecniche. Questa agevolazione fiscale consiste in una detrazione dall’Irpef concessa quando si eseguono interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti tra cui il miglioramento termico dell’edificio come coibentazioni, pavimenti e anche finestre, comprensive di infissi. La detrazione si spalma in dieci quote annuali di pari importo. Il limite di spesa è di 60 mila euro.
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La condizione per fruire del bonus finestre è che queste siano rispettati i requisiti di trasmittanza termica U, espressa in W/m2K. La trasmittanza termica U è il flusso di calore medio che passa, per metro quadrato di superficie, attraverso una struttura che delimita due ambienti a temperatura diversa. Un buon isolamento della finestra si raggiunge con un valore di trasmittanza termica di circa Uw 1,3 W/m²k; intorno allo 0,8 W/m²K il valore è addirittura ottimale. Una volta scelto il prodotto, come faccio a pagare le finestre per avere l’Ecobonus? È necessario pagare le spese con l’apposito bonifico bancario o postale in cui vanno indicati:
– la causale del versamento
– il codice fiscale del beneficiario della detrazione
– il numero di partita iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale è effettuato il bonifico (ditta o professionista che ha effettuato i lavori).
Per poter beneficiare dell’agevolazione occorre inoltre farsi rilasciare specifici documenti che sono:
– l’asseverazione di un tecnico abilitato
– l’attestato di certificazione (o qualificazione) energetica
– la scheda informativa relativa agli interventi realizzati.
Dopodiché, entro 90 giorni dalla fine dei lavori occorre trasmettere all’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile la copia dell’attestato di certificazione o di qualificazione energetica e la scheda informativa relativa agli interventi realizzati.

Se invece si sceglie la strada della detrazione fiscale per la ristrutturazione, questa è fissata al 50% fino al 31 dicembre 2025 solo per la prima casa, con tetto di spesa di 96.000 euro ad unità immobiliare. Come spiega Alessandra Caparello sul portale Cose di Casa, l’agevolazione può essere ottenuta nel caso in cui i nuovi infissi abbiano sagoma o colore diverso rispetto ai vecchi o siano realizzati in materiale differente. Come per l’Ecobonus, anche in questo caso occorre pagare le spese con specifico bonifico bancario o postale parlante la cui ricevuta deve essere conservata, insieme alle fatture. L’agevolazione fiscale si ottiene direttamente nella denuncia dei redditi e la detrazione si spalma in dieci quote annuali di pari importo.

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