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“Non lo sopportiamo più”. Caos Juve, rivolta contro Thiago Motta: i giocatori sul piede di guerra

Pubblicato: 28/02/2025 09:39

Un giocatore della Juventus confida a un amico: «Non lo sopporto, e non sono il solo», parlando dei difficili rapporti con Thiago Motta. Dopo la deludente prestazione contro l’Empoli, l’allenatore aveva lasciato chiaramente intendere il suo disappunto: «Dobbiamo renderci conto che meritare ogni giorno di stare qui significa dare qualcosa, non possiamo pretendere nulla senza offrire il nostro meglio. Abbiamo dimostrato di non meritare niente». Si parlava di atteggiamento, quello che lui definiva “sbagliato”, e di fiducia nel gioco. I rapporti all’interno dello spogliatoio sarebbero tesi, come spiegato dal Corriere della Sera: «Non sai mai cosa aspettarti, dal giocare titolare a finire in panchina per 90 minuti», si lamenta il calciatore. Non si tratta di questioni tecniche o di valutazione, ma della gestione del gruppo, delle partite e anche della fascia di capitano. La situazione è delicata e nello spogliatoio si respira un’aria pesante.
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Cristiano Giuntoli, responsabile dell’area tecnica, tenta di calmare le acque il giorno successivo: «Siamo convinti che il progetto sia solido e che il mister stia facendo un buon lavoro, facendo giocare tanti giovani. Thiago Motta non è in discussione», ha dichiarato a Sky. La società, scossa, non riesce a spiegarsi la pessima prestazione contro l’Empoli, soprattutto dopo una serie di quattro vittorie consecutive. Giuntoli ha sottolineato che la squadra è pienamente consapevole della situazione: «Abbiamo il dovere di lottare per la qualificazione in Champions». La priorità della proprietà, prima ancora che della società, è questa.

La posizione di Motta rimarrà sotto esame fino alla fine della stagione. Alcuni membri del club stanno persino considerando la possibilità di riportare Antonio Conte alla Juventus, un’idea che circolava già lo scorso anno in questo periodo, ma che al momento rimane solo un pensiero. D’altro canto, ci sono anche voci contrarie, che vedono come un errore licenziare Motta dopo solo una stagione, nonostante i risultati del mercato siano stati inferiori alle aspettative. La visione di chi difende il tecnico è quella di un progetto che si sviluppi in due o tre anni, non un successo immediato.

Intanto, i risultati finanziari della Juventus sembrano dare qualche segnale positivo. I costi sono scesi da 272 a 259 milioni di euro, e l’utile è salito a 16,9 milioni. I ricavi sono aumentati del 53%, raggiungendo 291,6 milioni, rispetto ai 190,6 milioni del primo semestre dell’anno precedente. Tuttavia, il futuro resta incerto. Senza i ricavi provenienti dalla qualificazione alla Champions, la società potrebbe trovarsi di nuovo in difficoltà.

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