
La clamorosa lite tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky durante l’incontro alla Casa Bianca ha suscitato reazioni indignate in Germania. Il ministro degli Esteri tedesco, Annalena Baerbock, ha dichiarato che l’episodio segna l’inizio di “una nuova era di infamia“. Durante un intervento televisivo, Baerbock ha definito l’incontro tra i due leader alla Casa Bianca un “brutto sogno”, sottolineando la delicatezza della situazione.
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Steinmeier: “Mi ha tolto il fiato”
Ancora più duro è stato il Presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier, che ha criticato apertamente Trump per il trattamento riservato al presidente ucraino. Con toni insolitamente sbilanciati per un rappresentante dei massimi vertici istituzionali. “La diplomazia fallisce quando i partner negoziali vengono umiliati di fronte al mondo intero“, ha dichiarato Steinmeier all’agenzia di stampa Dpa mentre era in volo verso l’Uruguay.

L’attacco di Trump a Zelensky alla Casa Bianca ha lasciato il presidente tedesco, sono le sue parole, “senza fiato”. “Non avrei mai creduto che un giorno avremmo dovuto proteggere l’Ucraina dagli Stati Uniti“, ha aggiunto, sottolineando l’inquietudine di Berlino per il nuovo corso della politica americana nei confronti di Kiev.
L’episodio segna un ulteriore deterioramento dei rapporti tra Washington e gli alleati europei, in un momento delicato delle trattative per porre fine alla guerra in Ucraina. Il quadro che ne emerge non è solo preoccupante, ma solleva molte domande: anche se volesse, l’Europa potrebbe prendersi in carico l’onere di sostenere da sola la guerra di Kiev contro la Russia? Con quali armi e risorse, se venisse a mancare l’appoggio americano?