
Un incontro teso, con parole pesanti e momenti surreali. Nello Studio Ovale, lo scontro tra Donald Trump, Volodymyr Zelensky e il vicepresidente JD Vance ha acceso il dibattito politico internazionale.
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A infiammare la discussione è stato proprio Vance, che ha accusato Zelensky di portare avanti un “tour di propaganda” e di essere andato in Pennsylvania alla vigilia delle elezioni per sostenere Kamala Harris, rivale di Trump.
L’insulto sussurrato di Zelensky
Durante il confronto, un dettaglio non è sfuggito ai più attenti. Zelensky, dopo aver ascoltato Vance, ha sussurrato un’espressione in russo: “suka bljad”, un insulto traducibile in modo colorito. Un momento che alcuni hanno interpretato come segno di esasperazione, mentre altri lo vedono come una reazione impulsiva alle critiche.
La battuta sul vestito che fa ridere Vance
Nel clima teso dello Studio Ovale, un altro episodio ha suscitato reazioni. Un giornalista ha chiesto a Zelensky perché non indossasse un vestito formale:
“Ce l’ha un vestito?”, la domanda che ha scatenato le risate di JD Vance.
Zelensky ha risposto con ironia: “Lo indosserò alla fine della guerra. Magari uno come il suo, magari uno meno costoso…”.
L’apertura della Casa Bianca ai media pro-Trump
A provocare Zelensky è stato Brian Glenn, giornalista del network Real America’s Voice e compagno della deputata Marjorie Taylor Greene. La sua presenza nello Studio Ovale è una delle novità introdotte dal nuovo corso di Trump, che ha aperto le porte della Casa Bianca a testate mediatiche finora escluse dal circuito ufficiale.
Q: "Why don't you wear a suit?"
— CSPAN (@cspan) February 28, 2025
Ukrainian President Zelenskyy: "I will wear costume after this war will finish." pic.twitter.com/FzJqjIAQHa