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Oscar 2025, trionfa Anora: cinque statuette per la favola sulla sex worker. Delusione Rossellini

Pubblicato: 03/03/2025 06:46

Sean Baker firma il successo dell’anno con un film che ridefinisce il mito di Pretty Woman. La venticinquenne Mikey Madison premiata come miglior attrice protagonista. La notte degli Oscar 2025 si chiude con un finale da fiaba: Anora, il film di Sean Baker costato appena sei milioni di dollari, conquista cinque premi, tra cui miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura, miglior montaggio e il riconoscimento alla sua protagonista, Mikey Madison. La pellicola, una rilettura contemporanea della storia della sex worker che sfida il destino, ha emozionato il pubblico e battuto una concorrenza agguerrita.
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Una cerimonia tra crisi e tensioni

La notte degli Oscar 2025 si è svolta in un momento difficile per Hollywood, segnata dagli scioperi dell’anno precedente e dai devastanti incendi che hanno colpito Los Angeles. La serata, ospitata da Conan O’Brien, è stata caratterizzata da un tono misurato, con battute sul dominio delle piattaforme streaming e un riferimento alla politica internazionale: “Immagino che gli americani siano felici di vedere qualcuno che si oppone davanti a un russo potente”.

I riflettori sulla situazione globale non sono mancati. Il documentario No Other Land, realizzato da registi palestinesi e israeliani, ha portato sul palco un messaggio di coesistenza. Daryl Hannah ha gridato “Slava Ukraini”, mentre Adrien Brody ha pronunciato un discorso contro razzismo e antisemitismo. Zoe Saldaña ha invece ricordato la storia di emigrazione della sua famiglia, sottolineando l’importanza dell’inclusione.

Le sorprese della serata

La stagione dei premi è stata segnata da una competizione serrata, con Emilia Pérez dato per favorito fino a poche settimane fa. Il film di Jacques Audiard, forte di 13 nomination, ha visto il proprio cammino complicarsi dopo la riemersione di vecchi tweet razzisti della protagonista, che hanno riacceso il dibattito e favorito il successo di altre pellicole. Alla fine, Emilia Pérez ha conquistato solo due statuette, tra cui quella per Zoe Saldaña.

Il miglior film internazionale è andato al Brasile, con Io sono ancora qui. The Brutalist ha ottenuto tre premi, mentre Conclave ha portato a casa solo quello per la sceneggiatura. Delusione per Isabella Rossellini, che ha reso omaggio a David Lynch e alla madre Ingrid Bergman, ma è rimasta senza premi.

Un omaggio a Los Angeles

Ariana Grande e Cynthia Erivo hanno aperto la serata con un numero musicale che ha reso omaggio alla resilienza di Los Angeles, celebrando il cuore pulsante dell’industria cinematografica. Nonostante il clima di incertezza, questa edizione ha confermato il potere del cinema di raccontare storie capaci di cambiare il mondo.

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Ultimo Aggiornamento: 03/03/2025 09:35

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