
Gli Stati Uniti hanno sospeso tutti gli aiuti militari all’Ucraina, bloccando le forniture che non sono ancora state consegnate, incluse quelle in transito attraverso la Polonia. La decisione, riportata da Bloomberg, è stata presa dal presidente Donald Trump, che ha ordinato al capo del Pentagono Pete Hegseth di eseguire la disposizione. Secondo fonti dell’amministrazione americana, la pausa potrebbe protrarsi fino a quando il presidente Volodymyr Zelensky non dimostrerà “un impegno sincero” nei negoziati di pace.
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Parallelamente, la Casa Bianca starebbe valutando l’allentamento delle sanzioni contro Mosca. Secondo Reuters, l’amministrazione ha chiesto ai dipartimenti di Stato e del Tesoro di elaborare una lista di misure da discutere con il Cremlino nei prossimi giorni, nell’ambito di un possibile riavvicinamento diplomatico ed economico. Tra le proposte, la revoca delle sanzioni a oligarchi russi e aziende selezionate.
Il blocco degli aiuti a Kiev sembra legato anche alla questione dello sfruttamento dei minerali rari ucraini. Secondo il Washington Post, Trump vorrebbe costringere Zelensky ad accettare condizioni favorevoli a Washington nell’ambito di un accordo strategico sulle risorse del paese.
Queste mosse segnano un cambio di rotta nella politica statunitense verso il conflitto ucraino, con il rischio di rafforzare la posizione di Mosca e indebolire quella di Kiev. Resta da vedere quale sarà la reazione dell’Unione Europea e della NATO di fronte a questa nuova strategia americana.
Le Pen: lo stop alle armi per Kiev è una decisione riprovevole e brutale
“Trovo riprovevole la brutalità di questa decisione”. Lo ha detto Marine Le Pen al quotidiano Le Figaro, commentando la decisione di Donald Trump di sospendere gli aiuti militari statunitensi a Kiev. “È molto crudele per i soldati ucraini impegnati nella difesa patriottica del loro Paese”, ha aggiunto.