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Ucraina, Vannacci risponde a Fini: “Le persone di destra devono stare con Kiev? Non riconosce un ombrello da un fucile”

Pubblicato: 04/03/2025 09:34
Ucraina Vannacci risponde Fini

Roberto Vannacci ancora protagonista di un duro sfogo in tv. Ospite del programma Lo stato delle cose, condotto da Massimo Giletti su Rai3, il generale prestato alla politica prova a rimettere in riga Gianfranco Fini. L’ex ministro e leader di Alleanza Nazionale, poco prima aveva fatto riferimento ai valori della “vera destra” che a suo dire non sarebbe incarnata da chi la pensa come Vannacci. E allora il generale si mette sull’attenti e replica con fermezza da vero soldato.
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Vannacci durissimo con Fini

Gianfranco Fini dice che le persone di destra devono stare con Kiev. – lo stuzzica così Giletti – Non ha fatto direttamente riferimento a lei che però è il simbolo di una certa destra, dicendo che le persone di destra devono iniziare a guardare agli ucraini, perché lì si che ci sono i veri patrioti di un’Europa ideale. Cosa risponde a Fini? Non si sente patriota generale?”. La replica di Vannacci è caustica: “No assolutamente, io mi sento molto patriota. Queste parole dette da una persona che ha fatto il militare al distretto militare di Roma mi fanno un po’ sorridere. Non ho mai messo in dubbio l’eroismo degli ucraini”.

Il video dello sfogo del generale

“Tradotto, cosa vuol dire per chi non avesse fatto il militare? Cioè, che ha fatto l’imboscato?”, insiste però il conduttore. E allora Vannacci scioglie definitivamente le briglie: “Non lo so se ha fatto l’imboscato. Non so neanche se sappia riconoscere un ombrello da un fucile. Ma in ogni caso in moltissimi parlano di guerra senza averla vissuta sulla propria pelle. E quindi io ritengo che il patriottismo degli ucraini sia fuori discussione. Qui è in discussione un altro concetto: se convenga proseguire questa guerra, oppure convenga una pace”.

“Secondo me, dopo tre anni di guerra che non hanno dato alcun risultato positivo per l’Occidente, e con una armata russa che continua ad avanzare, se non imponiamo un cambiamento rilevante, che può essere solo l’ingresso in guerra della Nato, cosa che ci porterebbe di fronte al baratro della distruzione termonucleare, la situazione non cambierà. E allora tanto vale cercare una pace. Hanno cercato di ubriacarci con la pace giusta che non è mai esistita nella storia dell’umanità. Allora accontentiamoci della pace ragionevole, dove ognuno perde qualcosa. Ma quel qualcosa che perdiamo sarà sicuramente di meno di quello che perderemmo con la prosecuzione della guerra”, conclude poi Roberto Vannacci.

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Ultimo Aggiornamento: 14/03/2025 10:18

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