
È Simone Napoli, 19enne di Palermo, la vittima del tragico incidente stradale avvenuto due giorni fa a Ponte Nova, in val d’Ega. Il giovane si trovava a bordo di un’auto insieme al fratello di 25 anni e alla fidanzata quando il veicolo si è scontrato frontalmente con un furgone Gls adibito alla consegna dei pacchi.
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Il dolore del padre: “Non si può morire per la velocità di consegna dei pacchi”
I due fratelli si trovavano in Trentino per lavoro: Simone era impiegato in un hotel a Moena, mentre il fratello è insegnante. Il padre, Ferdinando Napoli, noto chef del ristorante dei Giardini del Massimo, ha espresso il suo dolore e la sua rabbia:
“Non si può morire per la velocità di consegna dei pacchi. L’importante non è la consegna dei pacchi, ma la vita delle persone. In questi giorni che sono stato in Trentino ho visto furgoni sfrecciare a velocità elevate. Farò in modo che la vita di mio figlio non sia vana.”
L’incidente e le condizioni dei feriti
Lo schianto è avvenuto nei pressi della stazione degli autobus, dove il furgone si sarebbe scontrato frontalmente con l’auto su cui viaggiavano i tre giovani. A perdere la vita è stato il passeggero seduto sul sedile posteriore, mentre il fratello e la fidanzata sono rimasti feriti e trasportati d’urgenza all’ospedale di Bolzano. Ferite lievi per il conducente del furgone.
Nel frattempo, la famiglia di Simone Napoli ha ricevuto la solidarietà del presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno. Il padre ha colto l’occasione per evidenziare il problema dell’emigrazione giovanile, sottolineando come tanti ragazzi siciliani siano costretti a lasciare la propria terra per trovare lavoro.