Quattro persone sono morte e altre trenta sono rimaste ferite a seguito di un attacco missilistico russo che ha colpito un hotel a Kryvyi Rih, città natale del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nell’oblast di Dnipropetrovsk. Lo ha comunicato il governatore Serhii Lysak.
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Il raid ha colpito un hotel di cinque piani mercoledì sera, intorno alle 22 ora locale. Inizialmente si era parlato della morte di un uomo di 53 anni, ma successivamente Lysak ha confermato che nell’attacco sono deceduti due uomini e una donna. Un altro uomo, di 43 anni, è morto in ospedale questa mattina. Tra i feriti, la metà sono in gravi condizioni e tra loro c’è anche un bambino.
“Poco prima dell’attacco, i volontari di un’organizzazione umanitaria avevano fatto il check-in nell’hotel. C’erano cittadini ucraini, statunitensi e britannici”, ha dichiarato Zelensky. “Sono riusciti a mettersi in salvo perché sono riusciti a scappare dalle stanze.” Non è stato specificato se i volontari abbiano riportato ferite. Il missile ha anche danneggiato 14 edifici residenziali, un ufficio postale, circa due dozzine di auto, un centro culturale e 12 negozi, ha aggiunto il governatore.
Le squadre di emergenza sono ancora al lavoro per rimuovere le macerie. Il servizio di emergenza statale ucraino ha indicato che potrebbero esserci altre vittime sotto le rovine. Kryvyi Rih, con una popolazione di circa 660.000 abitanti, è uno degli obiettivi frequenti degli attacchi missilistici russi. La città si trova a circa 70 chilometri a nord-ovest della linea del fronte più vicina.
