
Momenti di tensione nel tardo pomeriggio di domenica 9 marzo nel carcere minorile di Bari, dove si è verificata una sommossa che ha coinvolto diversi detenuti. Nel corso dei disordini, due agenti della polizia penitenziaria sono rimasti feriti a seguito di un’aggressione. Le forze dell’ordine, in particolare la Polizia di Stato, sono intervenute tempestivamente per presidiare l’area circostante e garantire la sicurezza. Per facilitare le operazioni, un tratto di via Giulio Petroni, compreso tra via Giovanni XXIII e via Podgora, è stato temporaneamente chiuso al traffico veicolare.
Sindacati: “Situazione fuori controllo”
L’episodio ha riacceso le polemiche sulla gestione degli istituti penitenziari minorili. Mimmo Mastrulli, segretario generale nazionale del Cosp e presidente nazionale del Conaippe, ha chiesto un intervento immediato del Gio (Gruppo Intervento Operativo), sottolineando come il carcere minorile di Bari abbia registrato gravi criticità negli ultimi tempi. “È ora che si cambino i vertici. La polizia penitenziaria non può continuare a subire la delinquenza minorile che è al collasso”, ha dichiarato.
Secondo Federico Pilagatti del sindacato Sappe, alcuni detenuti avrebbero aggredito e picchiato con calci e pugni gli agenti di servizio, che, nonostante le ferite, sarebbero riusciti a mettersi in salvo. Durante la rivolta sarebbero stati danneggiati mobili e apparecchiature, mentre alcuni detenuti si sarebbero asserragliati all’interno della sezione. Per gestire la situazione, tutto il personale in servizio all’istituto penitenziario Fornelli è stato richiamato.
“Le rivolte sono quotidiane nelle carceri minorili”
L’episodio di Bari si inserisce in un quadro più ampio di tensioni nei carceri minorili italiani. Aldo Di Giacomo, segretario del Spp (Sindacato della Polizia Penitenziaria), ha parlato di una situazione ormai fuori controllo: “Oramai disordini e rivolte sono all’ordine del giorno: da Milano a Bari. Se fino a qualche tempo fa si poteva parlare di allarme, ora invece siamo alla quotidianità”.
Secondo le informazioni diffuse dall’Ansa, la situazione nel penitenziario minorile barese sarebbe tornata sotto controllo. Resta, però, l’ennesima testimonianza di un sistema in crescente difficoltà.