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Ucraina e Stati Uniti riprendono il dialogo: cosa vuole (davvero) Trump da Zelensky

Pubblicato: 10/03/2025 07:45

Dopo dieci giorni di tensione diplomatica, Stati Uniti e Ucraina tornano a parlarsi. Il confronto diretto tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky, avvenuto alla Casa Bianca, aveva lasciato strascichi pesanti, ma ora le delegazioni dei due Paesi si preparano a un nuovo incontro ad alto livello. Il vertice, in programma domani a Gedda, potrebbe segnare una svolta importante nella complicata trattativa per porre fine alla guerra in corso tra Kiev e Mosca.

L’Ucraina sarà rappresentata da Andriy Yermak, capo dello staff presidenziale, mentre per Washington sarà presente il segretario di Stato Marco Rubio. Sul tavolo, uno dei temi più sensibili: l’accesso statunitense alle terre rare presenti nel territorio ucraino. Secondo fonti vicine al dossier, l’intesa potrebbe rappresentare per Trump una sorta di “compensazione” per le ingenti somme spese dagli USA dall’inizio del conflitto, che il presidente quantifica in circa 350 miliardi di dollari.

Le richieste americane

Ma Washington non si accontenta dell’accordo sulle risorse minerarie. Come riportato da Nbcnews, la Casa Bianca punta a un cambio di passo da parte di Zelensky, sia sul fronte politico che su quello militare. Gli Stati Uniti vogliono che il presidente ucraino prenda in considerazione concessioni territoriali a favore della Russia, un’ipotesi finora sempre respinta da Kiev. Inoltre, Trump – che non ha esitato a definire Zelensky un “dittatore” – insiste affinché l’Ucraina si avvicini a nuove elezioni politiche, considerate fondamentali per un riassetto del Paese.

Le contromosse di Kiev

Dall’altra parte, l’Ucraina punta a riattivare i canali di cooperazione militare. Secondo quanto riportato dal Financial Times, la delegazione ucraina sarebbe pronta a proporre un cessate il fuoco parziale, volto soprattutto a fermare gli attacchi con droni e missili e ad allentare le operazioni militari nel Mar Nero. La speranza è che un gesto distensivo possa spingere gli USA a ripristinare gli aiuti militari e a riaprire i flussi di intelligence, attualmente congelati.

Verso una nuova fase di cooperazione?

Segnali di apertura arrivano comunque da Trump stesso, che nelle ultime ore ha lasciato intendere la possibilità di revocare lo stop alla condivisione di dati sensibili. “Siamo molto vicini”, ha dichiarato parlando con i giornalisti, sottolineando la volontà di fare “progressi concreti” durante i colloqui imminenti.

Il vertice di Gedda, quindi, potrebbe rappresentare un momento cruciale: tra tensioni, concessioni e strategie geopolitiche, si cerca di costruire un nuovo equilibrio tra due alleati che, nonostante le divergenze, sanno di avere bisogno l’uno dell’altro.


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Ultimo Aggiornamento: 10/03/2025 11:16

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