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Pioggia di droni ucraini verso Mosca: “Tre morti e aeroporti chiusi”. Tensione altissima

Pubblicato: 11/03/2025 13:24

Tre persone hanno perso la vita durante il massiccio attacco con droni lanciato la scorsa notte dalle forze ucraine sulla regione di Mosca, un’operazione definita come la «più ampia» dall’inizio del conflitto. Il sindaco della capitale russa, Sergei Sobyanin, ha confermato che la difesa aerea di Mosca ha abbattuto 91 droni ucraini. La Russia ha dichiarato di aver intercettato più di 330 droni nel suo territorio, inclusi i 126 abbattuti nella regione di Kursk oltre a quelli sulla capitale. Le vittime finora accertate sono un uomo di 50 anni all’ospedale di Vidnoye e un altro di 38 anni nel villaggio di Yam. Inoltre, ci sono 18 feriti, tra cui 3 bambini. L’Ucraina ha rivendicato l’attacco, dichiarando che l’obiettivo dei droni è quello di spingere il presidente russo Vladimir Putin ad accettare una tregua aerea, proposta che i diplomatici ucraini stanno portando oggi ai negoziati con la delegazione Usa in Arabia Saudita.
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Ritiro da Kursk Nel frattempo, le forze ucraine avrebbero iniziato la ritirata totale dalla regione di Kursk, conquistata lo scorso agosto 2024 con un’operazione a sorpresa. Secondo Lorenzo Cremonesi, corrispondente di guerra del Corriere della Sera, la ritirata era prevedibile dopo che le unità speciali russe avevano interrotto i collegamenti tra le truppe ucraine e le loro retrovie. Su canali ucraini e social russi, sono state pubblicate immagini delle operazioni di ritiro, mostrando il centro di Sudzha, ora sotto il controllo delle forze di Putin. Questa mossa segna una battuta d’arresto per l’obiettivo di Volodymyr Zelensky di utilizzare Kursk come leva nei negoziati per risolvere il conflitto con Mosca, proprio mentre i colloqui a Riad prendono una piega più concreta, anche se indiretta.

Il Vertice in Arabia Saudita Nel frattempo, a Gedda, in Arabia Saudita, è iniziato l’incontro tra Usa e Ucraina, un tentativo di riprendere il dialogo dopo il contrasto avvenuto alla Casa Bianca dieci giorni fa, quando il presidente ucraino Volodymyr Zelensky era stato accusato di ingratitudine e allontanato da Donald Trump e J.D. Vance. Tra i temi discussi c’è anche l’accordo sulle terre rare, che il presidente degli Stati Uniti chiede come compensazione per gli aiuti concessi fino ad ora. Tuttavia, secondo le informazioni diffuse da AdnKronos, la firma di questo accordo non garantirà automaticamente la cooperazione degli Stati Uniti, che puntano a un cambiamento nell’approccio di Zelensky e all’avvio delle elezioni in Ucraina, attualmente sospese a causa della legge marziale in vigore.


Le richieste ucraine L’Ucraina intende avanzare la richiesta di una tregua parziale, con la sospensione degli attacchi aerei, dei droni e dei missili a lungo raggio, oltre a un fermo delle operazioni nel Mar Nero. Inoltre, gli Stati Uniti potrebbero allentare il blocco sulla condivisione di informazioni di intelligence con l’Ucraina. Secondo Axios, l’inviato della Casa Bianca per il Medio Oriente, Steve Witkoff, si recherà giovedì a Mosca per incontrare il presidente russo Vladimir Putin.



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