
Sei abituato a indossare dispositivi tech per il controllo del sonno e delle sue diverse fasi? In realtà non sai che questa funzione nasconde dei preoccupanti rischi per la salute. Chi è abituato ad avere attiva questa funzione tiene d’occhio i dati, andando a vedere quali e quante sono le ore di sonno profondo, quelle della fase rem e quelle di sonno leggero. E qui sta proprio il problema, secondo gli esperti. La cosa che in pochi sanno è che tenere sotto controllo costantemente questi dati potrebbe avere delle conseguenze negative. Il motivo? Lo ha spiegato alla CNN lo psicologo clinico Kelly Baron, professore di medicina presso l’Università dello Utah. E cosa ha detto?
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Kelly Baron ha spiegato che da qualche anno a questa parte sono aumentati i pazienti che, portando i dati registrati dai dispositivi per il controllo del sonno (ad esempio smart watch), sono estremamente preoccupati dalle loro abitudini notturne, e questo li porta poi a soffrire di insonnia. Un bel paradosso insomma. Come spiega l’esperto, molti ignorano che questi tracker sono notoriamente imprecisi, dunque il più delle volte ci si lascia semplicemente influenzare da cifre errate. Spiega Fanpage: “Certo, quelli di buona qualità misurano movimento e variabilità della frequenza cardiaca, ma fino a quando non riusciranno ad analizzare le onde cerebrali come si fa in un laboratorio del sonno, i risultati raggiunti saranno solamente stime”.