
L’Esercito di Liberazione del Baluchistan (BLA) ha concluso la sua operazione di dirottamento e sequestro passeggeri in Pakistan, e l’esercito ha liberato gli ostaggi: purtroppo dei 400 a bordo, in 22 sarebbero morti. La situazione continua a evolversi in un clima di crescente tensione, mentre il gruppo militante intensifica la pressione sulle autorità pakistane.
In una dichiarazione ufficiale, il BLA ha rivendicato la responsabilità delle esecuzioni e ha lanciato un ultimatum al governo di Islamabad. «Al Pakistan mancano solo 20 ore. Se non verranno intrapresi passi concreti verso uno scambio di prigionieri entro questo lasso di tempo, con ogni ora che passa verranno giustiziati altri ostaggi», ha affermato il gruppo.
L’attacco e la presa di ostaggi hanno scosso profondamente il Paese, attirando l’attenzione della comunità internazionale. Il governo pakistano si trova ora ad affrontare una situazione estremamente delicata, con la necessità di bilanciare la sicurezza nazionale e la pressione per una risposta rapida ed efficace. Le autorità non hanno ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito alla richiesta di scambio di prigionieri, ma fonti vicine ai negoziati riferiscono che si stanno valutando tutte le opzioni possibili.
Il BLA, noto per la sua lunga campagna di insurrezione nella regione del Baluchistan, ha intensificato le proprie attività negli ultimi anni, con attacchi mirati contro obiettivi governativi e infrastrutture strategiche. Il gruppo sostiene di lottare per l’indipendenza della regione, denunciando il trattamento riservato ai baluchi da parte dello stato pakistano.
Mentre le ore passano, l’ultimatum del BLA si fa sempre più minaccioso e cresce il timore di ulteriori esecuzioni. La comunità internazionale ha condannato l’attacco e alcuni governi stanno esercitando pressioni affinché si trovi una soluzione negoziata per evitare un ulteriore bagno di sangue.