Una vicenda drammatica, che racconta di solitudine e silenzi familiari, si è consumata a Chieti. Il corpo senza vita di un uomo di 65 anni, Vincenzo Leva, è stato rinvenuto nella sua abitazione di via Pietragrossa, dove viveva da solo. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo sarebbe deceduto circa tre mesi fa, ma nessuno se n’era accorto fino a quando, il 12 marzo, il figlio ha deciso di segnalare la sua scomparsa alle autorità.
A insospettire il figlio, che da molti anni non aveva più contatti con il padre, sono state alcune voci di parenti che da tempo non riuscivano a mettersi in comunicazione con l’uomo. Spinto dal sospetto che qualcosa potesse essere accaduto, ha deciso di rivolgersi alla polizia.
Dopo la denuncia, gli agenti della Squadra Volante e i Vigili del Fuoco si sono recati presso l’abitazione. Una volta forzata la porta d’ingresso, hanno fatto la triste scoperta: l’uomo era riverso a terra, accanto a una sedia. Il corpo non presentava segni di violenza e, secondo le prime valutazioni, la morte potrebbe essere stata causata da un infarto, anche alla luce dei problemi cardiaci di cui soffriva da tempo.
La salma è stata affidata al medico legale per gli accertamenti del caso. Solo dopo l’ispezione verrà riconsegnata ai familiari per le esequie.
Il caso ha suscitato commozione e riflessione in città. La storia di Vincenzo Leva riaccende il dibattito sul disagio e sull’isolamento che molte persone anziane vivono quotidianamente. Un dramma che spesso resta invisibile, fino a quando non si trasforma in notizia.