Si apre una nuova fase nelle indagini sull’omicidio di Pierina Paganelli, la donna uccisa a Rimini la sera del 3 ottobre 2023. Al termine di una giornata intensa per lo sviluppo del caso, gli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi, difensori di Louis Dassilva, hanno presentato un’istanza per la revoca della misura cautelare che da luglio scorso tiene l’indagato in carcere.
Dassilva, 35 anni, originario del Senegal e vicino di casa della vittima, è accusato di essere l’autore dell’omicidio. Oggi, alla presenza del pubblico ministero e dei legali, si terrà un interrogatorio in carcere, al termine del quale il giudice valuterà se sussistano ancora i presupposti per la sua detenzione.
Durante l’udienza di incidente probatorio, svoltasi venerdì scorso davanti al giudice Vinicio Cantarini, sono emersi elementi che potrebbero rimettere in discussione il quadro accusatorio: da un lato l’assenza del DNA di Dassilva sulla scena del crimine, dall’altro una possibile incompatibilità tra l’indagato e l’immagine registrata da una telecamera di sorveglianza nei pressi del luogo dell’omicidio. Resta ancora da chiarire con precisione il colore della pelle del soggetto ripreso dalle immagini, dettaglio che sarà oggetto di ulteriori approfondimenti nella prossima udienza fissata per il 28 aprile.
Parallelamente, proseguono anche gli accertamenti legati all’interrogatorio di Manuela Bianchi, figura ritenuta rilevante dagli inquirenti. Difesa dall’avvocata Nunzia Barzan, con la consulenza tecnica di Davide Barzan, la donna è considerata una testimone attendibile. “La sua testimonianza è ritenuta credibile e centrale – ha spiegato il consulente – tanto che la Procura ha chiesto al giudice di acquisire formalmente le sue dichiarazioni all’interno del fascicolo”.
Gli sviluppi delle prossime settimane saranno cruciali per definire il futuro giudiziario di Louis Dassilva e per fare maggiore chiarezza su un delitto che ha scosso l’intera comunità riminese.