
L’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato “nulle e non valide” le grazie concesse dal suo predecessore, Joe Biden. Secondo il tycoon, Biden avrebbe firmato i provvedimenti “in automatico”, senza conoscerne il contenuto.
Leggi anche: Trump avvisa Putin: “Se Russia non accetta tregua sanzioni sarebbero devastanti”
Leggi anche: Joe Biden, la rivelazione sugli ultimi giorni alla Casa Bianca: “Lo staff pensava alla sedia a rotelle”
L’accusa di Trump sulle grazie presidenziali
In un post pubblicato sul suo social network Truth, Donald Trump ha attaccato l’operato del presidente, sostenendo che la grazia concessa al Political Bully Committee – il comitato del Congresso che ha indagato su di lui – sia “priva di effetto” perché non sarebbe stata approvata direttamente da Biden.
“Sleepy Joe Biden non li ha firmati e, più importante, non ne sapeva nulla!” ha scritto Trump, insinuando che le decisioni sarebbero state prese dai consiglieri del presidente senza il suo consenso. L’ex presidente ha inoltre suggerito che chi ha gestito la pratica potrebbe aver commesso un crimine.
Le critiche all’amministrazione Biden
Trump ha poi puntato il dito contro il Political Bully Committee, accusandolo di aver “distrutto ed eliminato” prove nel corso delle indagini contro di lui e altre persone. Secondo il tycoon, i membri del comitato sarebbero ora soggetti a “indagini al massimo livello” per aver firmato documenti senza il consenso di Joe Biden, definito “il peggior presidente nella storia del nostro Paese”.

Le decisioni di Biden prima di lasciare la Casa Bianca
Negli ultimi giorni del suo mandato, Joe Biden ha annunciato la commutazione delle pene detentive per circa 2.500 detenuti, condannati per reati di droga non violenti. Inoltre, ha trasformato in ergastolo le condanne a morte di 37 detenuti federali su 40 e ha graziato suo figlio Hunter, processato per reati fiscali e legati al possesso di armi. Tra i nomi coinvolti nei provvedimenti figura anche Anthony Fauci, ex direttore della risposta alla pandemia. Le dichiarazioni di Donald Trump riaccendono il dibattito sulle scelte dell’amministrazione Biden e aprono nuovi scenari politici negli Stati Uniti.