
Secondo i servizi segreti tedeschi (BND), l’origine del Covid-19 sarebbe riconducibile a un incidente di laboratorio. L’ipotesi, riportata da fonti giornalistiche locali, sarebbe stata confermata da un’operazione di intelligence condotta su incarico dell’ex cancelliera Angela Merkel.
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L’indagine dell’intelligence tedesca
Il quotidiano Sueddeutsche Zeitung ha rivelato che la cancelliera Merkel affidò agli 007 di Berlino il compito di indagare sulla genesi della pandemia. L’operazione, denominata Saaremaa, avrebbe portato alla luce gravi problemi di sicurezza nei laboratori cinesi, inclusi quelli di Wuhan. Secondo il BND, con una probabilità compresa tra l’80 e il 95%, il virus sarebbe fuoriuscito accidentalmente da una di queste strutture.
Le reazioni politiche e le smentite
A indagine conclusa, Merkel sarebbe stata informata dei risultati, ma avrebbe deciso di non divulgare le informazioni. Il suo successore, il cancelliere Olaf Scholz, ha quindi istituito una commissione di esperti per verificare i dati emersi. Tra i membri figurano il virologo Christian Drosten e il presidente del Koch Institut, Lars Schade. Tuttavia, le loro valutazioni sono ancora in corso.
Nel frattempo, la Casa Bianca ha commentato la vicenda attraverso la sua portavoce Karoline Leavitt, secondo cui la CIA avrebbe confermato che il Covid-19 è stato creato nel laboratorio militare di Wuhan. A queste affermazioni ha fatto eco il BND, ribadendo di aver raccolto elementi a sostegno della teoria dell’incidente di laboratorio.
L’ex cancelliera Merkel, tramite la sua portavoce, ha però categoricamente smentito le accuse, dichiarando di non voler rilasciare ulteriori commenti sulla questione. Restano dunque aperti numerosi interrogativi sull’origine della pandemia e sulle eventuali responsabilità politiche nella gestione delle informazioni.