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Stellantis, John Elkann: “Senza di noi in Italia l’auto sarebbe scomparsa”, ma Calenda lo frena

Pubblicato: 19/03/2025 16:10
Stellantis John Elkann Parlamento

Il presidente di Stellantis, John Elkann, ha ribadito il legame tra l’azienda e l’Italia durante un’audizione parlamentare. “Ci siamo preparati all’audizione di oggi con grande attenzione, perché per noi l’Italia ricopre un ruolo centrale. Di questa nostra lunga storia, la storia della Fiat che ora è diventata Stellantis, noi siamo, io personalmente lo sono, molto orgoglioso”. Con queste parole, John Elkann ha aperto il suo intervento in Parlamento, sottolineando la solidità del rapporto tra il gruppo automobilistico e il Paese.
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Il presidente ha spiegato di essere intervenuto in qualità di responsabile della gestione operativa di Stellantis, incarico ricevuto dal CdA lo scorso 2 dicembre 2024, a seguito delle dimissioni di Carlos Tavares. Ha inoltre confermato che la successione dell’ex amministratore delegato sta procedendo nei tempi previsti e che il nuovo CEO sarà annunciato entro la prima metà del 2025.

Fiat e Italia: un legame storico

“L’Italia per Fiat e Fiat per l’Italia hanno rappresentato e significano tuttora molto: industria, lavoro, sviluppo, innovazione, ma anche solidarietà, cultura, responsabilità e progresso sociale“, ha dichiarato Elkann. Il presidente ha ricordato che meno dell’1% delle aziende fondate all’inizio del Novecento sono ancora attive oggi, e il successo di Fiat e del gruppo Stellantis testimonia la capacità di innovazione e la determinazione a guardare al futuro.

Elkann ha ripercorso i momenti difficili affrontati dal gruppo nei primi anni 2000: “Nel 2003, quando morì mio nonno Gianni Agnelli, Fiat Auto fatturava 20 miliardi di euro e ne perdeva 2. Molti la davano per spacciata, fallita o da nazionalizzare. Nonostante la crisi, la mia famiglia ha scelto di investire e rilanciare l’azienda, grazie anche all’impegno di Sergio Marchionne“. Oggi Stellantis è il quarto costruttore automobilistico al mondo, con un fatturato di 157 miliardi di euro e oltre 5 milioni e mezzo di veicoli venduti.

Investimenti e contributo all’economia italiana

Nel corso degli ultimi 20 anni, Stellantis ha versato 14 miliardi di imposte dirette allo Stato italiano, cifra che sale a 32,2 miliardi considerando anche IVA e imposte per i dipendenti. Gli investimenti in ricerca e sviluppo in Italia hanno raggiunto 53 miliardi di euro, a fronte di contributi pubblici pari a 1 miliardo, con un rapporto 50:1 tra risorse investite e incentivi ricevuti. Nel 2024, Stellantis è stata l’azienda che ha depositato il maggior numero di brevetti industriali in Italia, a dimostrazione della continua spinta verso l’innovazione.

Elkann ha sottolineato che “l’Italia e la Fiat, oggi Stellantis, sono cresciute insieme. Spero che il bilancio dare/avere tra il Paese e l’azienda non sia più un tema divisivo, ma un’opportunità per proseguire insieme questo percorso virtuoso che dura da 125 anni“.

Il futuro di Stellantis in Italia

Negli ultimi 20 anni, Stellantis ha prodotto in Italia 16,7 milioni di veicoli, con un valore complessivo della produzione nazionale di quasi 700 miliardi di euro. Considerando l’intero indotto, il valore complessivo della produzione in Italia ha raggiunto 1.700 miliardi di euro, con un valore aggiunto di 417 miliardi.

Elkann ha evidenziato che il gruppo ha mantenuto gli impegni presi con il Mimit (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) e con tutti gli attori del settore automobilistico, investendo in piattaforme multi-energia per garantire la massima flessibilità produttiva negli stabilimenti italiani.

Nel 2024, Stellantis ha destinato 2 miliardi di euro agli investimenti in Italia e 6 miliardi di euro agli acquisti da fornitori italiani. Dal 2021, ha speso 24 miliardi di euro per componenti e servizi della filiera automobilistica italiana, cifra che salirà a 30 miliardi entro il 2025. “Queste risorse dimostrano l’importanza del nostro legame con la filiera italiana, rappresentata dall’Anfia. Un’eccellenza che ci ha accompagnato nel mondo e che è cresciuta insieme a noi”, ha concluso Elkann.

Carlo Calenda attacca Elkann: “Lei non ha responsabilità?”

Carlo Calenda ha risposto ad Elkann con accuse piuttosto forti: “Non avete rispettato nemmeno un impegno tra quelli che avevate preso. Il ministro Urso è l’unico che crede ai numeri che date. Perché questa storia che produrrete un milione di auto l’ho sentita da lui nel 2023 e nel 2024. Nel frattempo è crollato tutto”.

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Ultimo Aggiornamento: 19/03/2025 18:17

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