
Cosa si sono detti davvero Donald Trump e Vladimir Putin sulla guerra in Ucraina? Secondo indiscrezioni, l’ex presidente americano starebbe lavorando a un’intesa segreta con il Cremlino per porre fine al conflitto, in cambio di concessioni territoriali e della fine degli aiuti militari a Kiev. Un piano che, se confermato, potrebbe cambiare radicalmente gli equilibri in Europa.
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Un’intesa riservata tra Washington e Mosca?
Fonti vicine all’amministrazione Trump rivelano che nei colloqui preliminari con la Russia si starebbe discutendo della possibilità di riconoscere la Crimea come territorio russo e di concedere alla Russia alcune aree occupate nel Donbass, in cambio di garanzie di sicurezza per Kiev. Non è chiaro quali siano i dettagli di queste garanzie, ma il consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz ha confermato che la Casa Bianca sta valutando un compromesso territoriale.
Putin insiste: stop agli aiuti militari a Kiev
Il leader del Cremlino non si accontenta delle concessioni territoriali e pretende anche la fine completa del sostegno militare all’Ucraina. Mosca ha già avanzato richieste simili nel 2022, chiedendo di ridurre drasticamente l’esercito ucraino e di privarlo di missili e aerei da combattimento. Kiev, però, non accetta alcun tipo di disarmo e si appella agli alleati europei per ottenere maggiore supporto.
Perché l’accordo in questi termini è irricevibile per Kiev
Perché corrisponde all’obiettivo strategico russo: fare dell’Ucraina un Paese neutralizzato e quasi smilitarizzato, con un esercito ridotto a 80 mila uomini dal milione attuale, privo di missili e con pochi aerei e carri armati. Un Paese indifendibile.
Non a caso, il capo negoziatore ucraino Andrei Yermak è fermo: “Noi non accettiamo di discutere il nostro status e la riduzione delle nostre forze armate come vorrebbe Putin. E non accetteremo mai di riconoscere i territori occupati dalla Russia”.

Il ruolo dell’Europa: fuori dai giochi?
Finora, i negoziati si sono svolti tra Washington, Mosca e Kiev, con l’Europa relegata a un ruolo marginale. Francia e Regno Unito hanno ventilato l’ipotesi di un intervento diretto con l’invio di truppe europee, ma solo dopo la firma di un accordo di pace. Intanto, Emmanuel Macron e il nuovo premier britannico Keir Starmer hanno avuto colloqui con Trump per comprendere le sue reali intenzioni.
Trump e Putin: un’intesa pericolosa?
Trump ha sempre dichiarato di ammirare la forza e l’abilità strategica di Putin e insiste che, se fosse stato presidente, la guerra non sarebbe mai iniziata. Ora si propone come unico mediatore in grado di chiudere il conflitto, ma il prezzo della pace potrebbe essere molto alto per Kiev e anche per l’Europa, che si troverebbe in una posizione inedita e senza il supporto degli americani.