
Polonia, Estonia, Lettonia e Lituania annunciano: si ritirano dal trattato di Ottawa. L’accordo internazionale del 1997 vieta l’uso, lo stoccaggio e la produzione di mine antiuomo. La decisione arriva in un momento di forte tensione con Russia e Bielorussia.
Leggi anche: Trump e Putin, cosa si sono detti davvero: l’ombra di un accordo segreto
La paura della Russia
I ministri della Difesa dei quattro Paesi parlano chiaro: la minaccia russa è sempre più forte. “Dobbiamo proteggere i nostri confini”, dicono. “Abbiamo bisogno di tutte le armi a nostra disposizione”. Il trattato di Ottawa è sotto pressione da mesi, soprattutto dopo l’invasione dell’Ucraina.
Un messaggio a Mosca
La decisione dei quattro Paesi non sembra dettata da un’emergenza immediata. Vogliono mandare un messaggio forte a Mosca. “Siamo pronti a tutto”, dicono. “Non ci faremo trovare impreparati”.
La posizione dei singoli Paesi
- Estonia: “Non abbiamo piani per usare le mine antiuomo, ma dobbiamo essere pronti”.
- Lettonia: “La nostra priorità sono le mine anticarro e l’artiglieria”.
- Finlandia: “Stiamo valutando di fare lo stesso”.
L’Europa trema
La decisione di Polonia e Paesi baltici fa tremare l’Europa. La paura di un’escalation militare è sempre più forte. La guerra in Ucraina ha cambiato tutto. Il mondo è di nuovo diviso in blocchi contrapposti.