
Davide Garufi, content creator molto seguito sui social, è stato trovato senza vita nella sua abitazione a Sesto San Giovanni (Milano) nel tardo pomeriggio di mercoledì 19 marzo. Il giovane, 21 anni, si sarebbe tolto la vita con un’arma da fuoco. Le autorità stanno indagando sulle circostanze del tragico evento, esaminando anche i suoi profili social, dove diversi utenti hanno segnalato episodi di odio e bullismo nei suoi confronti.
Leggi anche: Uomo minaccia di suicidarsi: “Ho ucciso mia moglie”. La polizia trova cadavere della donna in casa
La notizia ha iniziato a diffondersi sui social il giorno successivo, il 20 marzo, suscitando sgomento tra i suoi follower. A confermare il decesso è stata la nonna, Lina De Felice Garufi, che ha condiviso un post su Facebook con un messaggio affettuoso in memoria del nipote.
Garufi era conosciuto soprattutto per i suoi video su TikTok, dove pubblicava contenuti ironici e momenti di vita quotidiana. Lavorava come commesso in un negozio di scarpe in un centro commerciale di Sesto San Giovanni, dove molti clienti lo riconoscevano grazie alla sua notorietà online.
Nel 2023 aveva adottato il nome Alexandra, dopo aver fatto coming out come donna transgender, per poi tornare a identificarsi come non binario e riprendere il nome Davide. Questa scelta aveva scatenato numerose discussioni sotto ai suoi post, attirando critiche e commenti denigratori da parte di alcuni utenti.
La conferma della sua scomparsa è arrivata anche da un altro creator, StepRoby, che inizialmente aveva condiviso un messaggio su TikTok, poi rimosso, alimentando interrogativi tra i fan. Solo dopo il post della nonna, la notizia è stata definitivamente confermata.
Il tragico episodio ha riacceso il dibattito sull’impatto dei social media e sul peso delle parole online, sottolineando ancora una volta l’importanza di un ambiente digitale più sicuro e rispettoso.