
Il piano di difesa europea lanciato da Ursula von der Leyen, ora noto come Readiness 2030, continua a suscitare aspre polemiche. Anche il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, ha molto da ridire.
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I dubbi di Crosetto sul piano von der Leyen
“Questo piano ha un approccio molto industriale, ma poco strategico. – dichiara Crosetto a Radio24 – Il tema non è quello di produrre di più, ma della costruzione della difesa. Quindi quale capacità voglio raggiungere e qual’è il quadro che mi aspetto. Tu non puoi costruire una difesa semplicemente, ma costruisco la mia difesa in relazione a ciò che mi aspetta”.
“È quindi un approccio un po’ più complesso e oltretutto non europeo, perché questi 800 miliardi lanciati da von der Leyen in realtà poi dovrebbero ricadere su indebitamento e investimenti nazionali. Dobbiamo far sì che questo indebitamento e questi investimenti nazionali non pesino sui bilanci dello Stato e soprattutto non facciano aumentare i tassi di interesse dell’indebitamento. Servirebbe una visione europea, ma mi pare che invece siamo ancora fermi alle dichiarazioni di intenti”, conclude Crosetto.