
La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas e che coinvolge Libano, Siria, Iran e Yemen, è giunta al giorno 535. La lunga scia di sangue dell’offensiva israeliana su Gaza ha superato il numero dei 50mila morti, secondo le autorità di Hamas. E mentre dalle piazze in Israele e dalle cancellerie mondiali si spinge per tornare al dialogo, il governo di Netanyahu continua ad insistere sul fronte militare, con l’Idf che ha colpito l’ospedale Nasser a Khan Yunis, provocando almeno 5 morti e numerosi feriti.
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Tra le vittime del raid di Israele sull’ospedale c’è Ismail Barhoum, che il ministro della Difesa, Israel Katz, ha identificato come “il nuovo premier di Hamas a Gaza”. A Gerusalemme, davanti all’abitazione di Netanyahu, nuovi scontri tra la polizia e i manifestanti che da giorni protestano per la ripresa degli attacchi nella Striscia.
L’attacco aereo israeliano, come dicevamo, ha colpito il sud della Striscia di Gaza, causando almeno cinque morti e numerosi feriti. A finire sotto le bombe, questa volta, il Nasser hospital di Khan Younis, uno dei principali presidi sanitari dell’area.
Secondo quanto denunciato dall’agenzia per la difesa civile di Gaza, l’aviazione israeliana avrebbe colpito direttamente il dipartimento di emergenza dell’ospedale, provocando vasti incendi all’interno della struttura. Nella nota ufficiale, si legge che «aerei dell’occupazione israeliana hanno colpito in un raid il dipartimento di emergenza del Nasser hospital», aggravando ulteriormente una situazione già al collasso.
Le vittime sarebbero principalmente tra i pazienti e il personale medico, mentre si continua a scavare tra le macerie nella speranza di salvare eventuali superstiti. L’attacco arriva in un momento di particolare tensione, con la città di Khan Younis al centro di ripetuti scontri e bombardamenti. La notizia ha già suscitato reazioni internazionali e cresce la preoccupazione per le condizioni della popolazione civile, sempre più esposta alla violenza del conflitto e privata di strutture sanitarie funzionanti.
Hamas poco fa ha confermato in una nota che Ismail Barhoum è stato “assassinato dall’occupazione in un attacco all’ospedale Nasser mentre era in cura”. Almeno due persone sono state uccise e otto ferite nel bombardamento dell’esercito israeliano sul presidio ospedaliero di Khan Younis. “Condanniamo questo ultimo crimine, che si aggiunge alla lunga storia di terrorismo dell’occupazione, violando luoghi santi, vite e strutture mediche”, si legge nella nota, “riafferma il suo disprezzo per tutte le leggi e le convenzioni internazionali e la sua continua politica di uccisioni sistematiche contro il nostro popolo e la nostra leadership”. Lo riporta Al Jazeera.