
L’Europa ha scoperto cosa pensa davvero l’amministrazione Trump. La pubblicazione di alcuni estratti di una chat privata ha scatenato rabbia e sconcerto tra i leader europei. Nella conversazione, il vicepresidente J.D. Vance e il segretario alla Difesa Pete Hegseth hanno espresso parole durissime nei confronti dell’Europa, parlando apertamente di “odio” e “disgusto”.
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A peggiorare la situazione è stato lo stesso Donald Trump, che ha rincarato la dose dichiarando senza mezzi termini: “Penso che gli europei siano dei parassiti”. Il caso ha creato imbarazzo non solo in Europa, ma anche negli stessi Stati Uniti.
Reazioni politiche: critiche anche dagli USA
Non tutti negli Stati Uniti hanno apprezzato il tono dei messaggi. Il rappresentante repubblicano del Nebraska, Don Bacon, ha criticato aspramente il contenuto della chat, definendolo “imbarazzante”. Anche all’interno del partito conservatore cresce il disagio per gli attacchi continui che l’amministrazione Trump rivolge agli alleati storici.
Secondo molti, Vance si sta rivelando persino più ostile all’Europa di Trump stesso. Il vicepresidente aveva già manifestato posizioni critiche durante la conferenza di Monaco, parlando di un “suicidio della civiltà europea”. Ma leggere certe espressioni in una chat privata ha avuto un impatto ancora più forte.
Il caso è emerso perché, per errore, tra i destinatari della chat su Signal era stato incluso Jeffrey Goldberg, direttore della rivista The Atlantic, che ha deciso di pubblicare alcuni passaggi. Tra questi, un messaggio di Vance legato agli attacchi USA contro gli Houthi in Yemen per proteggere le rotte commerciali: “Odio dover salvare di nuovo l’Europa”.
Hegseth aveva risposto con toni altrettanto duri: “Condivido il tuo disgusto per l’Europa che se ne approfitta gratis. È patetico. Ma siamo gli unici al mondo che possono farlo”.
Le reazioni europee
In realtà, sono venti i Paesi coinvolti nella protezione delle rotte commerciali, tra cui l’Italia. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha voluto precisare: “Premesso che la parola ‘odio’ non mi piace, voglio ricordare che i nostri mercantili li proteggiamo da soli, con la nostra Marina militare”.
La vice premier britannica Angela Rayner ha chiesto agli Stati Uniti di chiarire queste affermazioni, mentre Mike Martin, membro della commissione Difesa, è stato molto più diretto: “Il vicepresidente USA e il segretario alla Difesa detestano l’Europa mentre cercano di estorcerle denaro”.
Anche il generale francese Michel Yakovleff, ex alto ufficiale NATO, ha commentato duramente: “Un branco di idioti incompetenti e arroganti”.
Una strategia chiara?
Queste dichiarazioni sembrano rafforzare la linea dell’amministrazione Trump, che da tempo punta a un’Europa più isolata e meno rilevante a livello geopolitico.
Recentemente, Steve Wiktoff, inviato speciale per il Medio Oriente e l’Ucraina, ha suggerito che le economie del Golfo potrebbero sostituire l’Europa come principali partner economici degli USA.
Durante un podcast, il giornalista Tucker Carlson, noto alleato di Trump, ha rincarato la dose: “Sarebbe meglio per il mondo, perché l’Europa sta morendo”.