
Il fenomeno del telemarketing selvaggio continua a tormentare gli utenti italiani, nonostante l’introduzione del Registro pubblico delle opposizioni, attivo dal 2019 anche per la telefonia mobile. Tuttavia, la misura si è rivelata inefficace nel bloccare del tutto le chiamate indesiderate, spesso effettuate attingendo da elenchi pubblici o sfruttando autorizzazioni rilasciate inconsapevolmente dagli utenti. Secondo un sondaggio di NordVPN, ogni cittadino riceve in media 1,8 chiamate commerciali al giorno, un dato che evidenzia come il problema non solo persista, ma sia in costante crescita.
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Le proposte del Pd per arginare il problema
Per contrastare questo fenomeno, il Partito Democratico ha presentato due emendamenti al decreto bollette, in discussione alla Camera. I capogruppo Pd in Commissione Ambiente e Attività Produttive, Marco Simiani e Vinicio Peluffo, hanno sottolineato la necessità di nuove misure:
- Indicazione chiara sul display: gli operatori saranno obbligati a far comparire sul telefono del destinatario un segnale evidente che indichi la natura commerciale della chiamata.
- Prefisso unico per il telemarketing: tutte le chiamate commerciali dovranno essere associate a un prefisso specifico, facilmente riconoscibile dagli utenti.
Un settore senza regole chiare
Il prefisso unico era già stato previsto nel 2018 dall’Agcom, che aveva introdotto il 0844 per identificare le chiamate di telemarketing. Tuttavia, le numerose deroghe concesse hanno di fatto reso la norma inefficace, lasciando spazio a operatori che continuano ad aggirare le regole.
Il vero problema resta l’applicazione delle normative, in un settore sempre più simile a un far west. Anche le nuove proposte dem potrebbero risultare inefficaci se non verranno introdotti strumenti concreti per far rispettare le regole. La sfida, dunque, non è solo legiferare, ma garantire controlli e sanzioni adeguate.