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Papa Francesco rientra a Santa Marta: una nuova fase del pontificato in convalescenza

Pubblicato: 26/03/2025 10:48

Dopo oltre un mese di ricovero all’ospedale Gemelli, Papa Francesco ha trascorso la notte tra domenica e lunedì nella sua stanza a Casa Santa Marta, all’interno del Vaticano. Nonostante la tranquillità della notte, non è stato facile per il Pontefice adattarsi di nuovo alla sua routine quotidiana, dopo un periodo così lungo di degenza. Ora è iniziata la sua “convalescenza blindata”, come definita dai medici, che durerà almeno due mesi, ma con la possibilità che la sua ripresa richieda più tempo. Durante questo periodo, Francesco seguirà trattamenti respiratori e fisici quotidiani.
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La sua vita quotidiana sarà ridotta al minimo, con incontri limitati a poche persone e pasti consumati nella sua residenza privata. I pasti, infatti, non avverranno più nel refettorio comune di Santa Marta, ma direttamente nel suo appartamento, dove riceverà assistenza medica continua.

Luigi Carbone, vicedirettore della Direzione Igiene e Sanità dello Stato della Città del Vaticano, ha sottolineato che il Papa avrà un’assistenza medica completa, con un monitoraggio costante del suo fabbisogno di ossigeno e un supporto 24 ore su 24, anche in caso di emergenze.

Il ritorno a casa segna l’inizio di una nuova fase per il pontificato di Francesco, che ha dovuto adattarsi a un nuovo stile di vita più silenzioso e simbolico. Già durante il ricovero, il suo pontificato ha iniziato a mutare: da un Papa attivo, sempre a contatto diretto con le persone, è diventato una figura più distante, ma pur sempre presente, sostenuta da un’intensa attività scritta. Come il messaggio inviato per il “Vatican Longevity Summit”, firmato dal cardinale Pietro Parolin, dove il Papa ha ribadito la sua attenzione verso gli anziani.

Francesco, pur limitato nella voce e nei movimenti, continua a riflettere su tematiche globali e sulle crisi urgenti. Il cardinale Parolin ha confermato che il Papa sta lavorando su questioni di pace e dialogo, con particolare attenzione alla situazione di Israele. Riguardo ai suoi impegni futuri, è previsto un incontro privato con il re Carlo d’Inghilterra l’8 aprile, ma per ora, le celebrazioni pubbliche sono escludibili.

Per il Papa, che ha sempre gestito la Chiesa con una forte centralità, la convalescenza segna un periodo di delega. Dovrà affidarsi maggiormente agli altri, come già accaduto in passato, per decisioni importanti, lasciando maggiore spazio al Consiglio dei Nove, un organismo istituito dal Papa stesso nel 2013 per aiutarlo a governare la Chiesa.

A causa delle sue condizioni fisiche, molte udienze sono già state spostate a Casa Santa Marta, dove il Papa riceverà le poche persone che potrà incontrare. Nonostante ciò, il calendario del pontificato prosegue, con il Giubileo e le festività pasquali che richiedono la sua attenzione. Sebbene non sia ancora chiaro se Francesco potrà partecipare attivamente agli eventi, come la Benedizione Urbi et Orbi, è probabile che la sua voce venga letta da un collaboratore, mentre lui presiederà in silenzio.

Il 27 aprile, il Papa potrebbe essere presente alla canonizzazione di Carlo Acutis, evento atteso da molti, soprattutto dai giovani, dato che fu proprio Francesco a beatificarlo. Tuttavia, la sua partecipazione dipenderà dall’evoluzione della sua salute nei prossimi giorni.

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