
Alberto Fantin, 37 anni, noto arbitro di calcio a 5 di Padova, è stato trovato senza vita nella sua abitazione la sera di martedì 25 marzo. La sua morte improvvisa ha scosso profondamente la comunità locale, lasciando un vuoto difficile da colmare. Il sindaco di Cadoneghe, Marco Schiesaro, ha espresso il suo cordoglio con parole toccanti: «La scomparsa di Alberto lascia un grande vuoto, un silenzio che è un frastuono. Era un lavoratore e uno sportivo appassionato, un uomo che si distingueva per la sua professionalità e il suo altruismo. La sua morte ci lascia sgomenti, con molte domande senza risposta. Non si può morire così giovani, con la vita davanti».
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Schiesaro ha poi rivolto un pensiero affettuoso alla famiglia di Alberto, in particolare alla madre, che vive nella stessa comunità, esprimendo le condoglianze a nome di tutta la cittadinanza di Cadoneghe.
Anche L’AIA (Associazione Italiana Arbitri) ha voluto rendere omaggio a Fantin, ricordando la sua carriera brillante. Alberto Fantin, che faceva parte della sezione di Padova, aveva intrapreso la carriera di arbitro nel calcio a 5, approdando alla Can 5 nel 2018, dove si era guadagnato il titolo di miglior arbitro veneto. Conosciuto per la sua dedizione e il suo spirito di squadra, Fantin era anche un punto di riferimento per i più giovani, tanto da ricoprire il ruolo di tutor e successivamente diventare osservatore arbitrale.
Tanti i messaggi di cordoglio giunti dalle personalità e dalle realtà sportive che lo conoscevano, tra cui la società Calcio Padova C5, che ha ricordato la sua figura di spicco nel mondo del Futsal. Anche Antonio Zappi, presidente dell’AIA, ha voluto esprimere un commosso ricordo: «Che tu possa trovare la luce dopo aver attraversato la maledetta notte che su questa terra non è voluta finire. Ti vogliamo bene, Alberto. Proteggici dal cielo».
Un dolore che attraversa non solo la comunità sportiva, ma anche chi ha avuto il privilegio di conoscere e lavorare con Alberto Fantin, una figura amata e rispettata.