
Le autorità francesi hanno rilasciato i nonni e gli zii di Emile Soleil, il bambino di due anni e mezzo scomparso nel 2023 sulle Alpi francesi, dopo gli interrogatori ai quali erano stati sottoposti. L’annuncio è stato dato dai loro avvocati, ponendo fine – almeno per il momento – a un fermo che aveva scatenato numerose ipotesi sulla possibile responsabilità della famiglia nel decesso del piccolo.
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La decisione della procura
Il procuratore di Aix-en-Provence, Jean-Luc Blachon, ha spiegato che il fermo dei familiari ha permesso di chiarire alcuni interrogativi, ma gli indizi raccolti non sono stati sufficienti per procedere con un’indagine nei loro confronti. Tuttavia, la pista familiare non è stata del tutto esclusa. Blachon ha anche parlato di un probabile intervento di una terza persona nella scomparsa di Emile.
Le nuove rivelazioni sui resti del bambino
Le indagini hanno rivelato dettagli inquietanti: gli abiti ritrovati insieme ai resti del bambino non erano stati indossati da lui al momento del decesso. «I resti non sono entrati in decomposizione in quei vestiti», ha dichiarato Blachon, lasciando ipotizzare che qualcuno li abbia posizionati successivamente. Inoltre, secondo il procuratore, i resti del corpo di Emile sarebbero stati spostati prima del loro ritrovamento.
Sul viso del bambino sono state riscontrate tracce di un trauma violento, un dettaglio che potrebbe suggerire una dinamica ancora più complessa.
Il mistero della fioriera e l’arresto della coppia
Nei giorni scorsi, l’attenzione degli inquirenti si era concentrata su una fioriera sequestrata davanti a una chiesa del villaggio di Haut-Vernet, dove Emile era scomparso. Alcune voci indicavano la possibile presenza di tracce di sangue, alimentando ipotesi sul suo utilizzo per nascondere il corpo del bambino. Tuttavia, Blachon ha chiarito che la fioriera «non comporta alcun elemento in grado di far progredire le indagini».
Il 25 marzo, sono stati arrestati Philippe Vedovini e sua moglie Anne, nonni del piccolo, per un interrogatorio durato 17 ore. Alla fine, la custodia cautelare è stata revocata. L’avvocata di Vedovini, Isabelle Colombani, ha dichiarato che il suo cliente ha risposto a tutte le domande e che gli investigatori hanno svolto il loro lavoro.
Indagini ancora aperte
Nonostante il rilascio dei familiari, la procura non esclude alcuna pista. Le autorità continuano a indagare per chiarire le circostanze della morte di Emile e per determinare chi possa aver avuto un ruolo nella sua tragica fine.