
Von der Leyen sta preparando davvero i cittadini dell’Unione Europea alla guerra. “Fate le scorte” è il messaggio, con la pubblicazione di una guida per dotarsi di un vero e proprio kit di sopravvivenza. Nubi scure sono dunque all’orizzonte. Acqua, viveri, medicine e batterie. “Per resistere almeno tre giorni” in caso di guerra, di disastro naturale o di qualunque altro stato di crisi. L’allarme è contenuto nella “Strategia di preparazione dell’Unione” presentata dalla Commissaria alla gestione delle crisi, la belga Hadja Lahbib, e dalla Commissaria agli affari sociali, la rumena Roxana Minzatu. Si tratta di un documento che in teoria dovrebbe preparare le famiglie nel caso in cui gli eventi — tutti i tipi di eventi — in qualche modo dovessero precipitare.
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“Dobbiamo prepararci a incidenti e crisi intersettoriali su larga scala, compresa la possibilità di un’aggressione armata — si legge — che colpiscano uno o più Stati membri”. I vertici dell’Unione Europea vedono dunque ora la guerra, o comunque un’altra crisi, sempre più vicina e sempre più concreta. “In un contesto di aumento dei rischi naturali e antropogenici e di deterioramento delle prospettive di sicurezza per l’Europa, è urgente che l’Ue e i suoi Stati membri rafforzino la loro preparazione – scrivono – e soprattutto irrobustiscano la resilienza dell’Europa di fronte alla violenza armata che potrebbe essere messa alla prova in futuro”. La Commissione dunque propone ai cittadini 30 azioni in grado di affrontare l’emergenza almeno nel breve periodo. L’importante è “dispiegare tutti i mezzi possibili”. E verrà anche costituito un “Comitato speciale”. Parole che fanno già rabbrividire.

Verrà istituita pure una piattaforma digitale per informare su rischi e possibili rifugi su tutto il territorio comunitario. Nello stesso tempo i 27 dovranno coordinare le riserve di farmaci, cibo e energia. Oltre alla “classica” guerra, i pericoli possono derivare anche da cyberattacchi in grado di mettere in crisi le reti energetiche o bancarie. Non a caso, come abbiamo raccontato in un precedente articolo, diverse banche centrali europee hanno “suggerito” già qualche settimana fa ai propri clienti di dotarsi di una scorta di contanti. Conclude il rapporto dell’Unione Europea: “Se non si migliora la capacità strutturale delle nostre società di gestire i rischi, i costi umani, economici e sociali del cambiamento climatico non faranno che aumentare nei prossimi anni”.