Giovedì sera, 27 marzo, attimi di panico hanno scosso il centro natatorio di Legnago (Verona) quando un faro dell’illuminazione, staccatosi improvvisamente dal soffitto della piscina interna da 25 metri, è precipitato in acqua, colpendo al volto un bambino di dieci anni.
Il piccolo, impegnato in un corso di nuoto, è stato subito soccorso e ha riportato alcune contusioni a causa dell’impatto. Preoccupati per la sua sicurezza, i familiari lo hanno accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale Mater Salutis, dove è stato medicato. Dopo aver ricevuto le cure del caso, il bambino è stato dimesso e ha fatto ritorno a casa.
L’incidente ha suscitato grande allarme, tanto che sono in corso accertamenti per chiarire le cause del distacco del faro e prevenire eventuali rischi futuri. La piscina da 25 metri è stata temporaneamente chiusa e i corsi sono stati spostati nella piscina da 20 metri. Intanto, Legnago Nuoto, che si occupa della manutenzione della struttura, ha incaricato una ditta specializzata per sostituire il vecchio faro centrale e per migliorare l’illuminazione perimetrale.
Secondo le prime ricostruzioni, l’incidente sarebbe stato provocato dal cedimento di un supporto. Il cavo elettrico, purtroppo, non ha evitato la caduta, ma ha parzialmente rallentato l’impatto del faro, che ha colpito il bambino. Tuttavia, la linea elettrica si è scollegata automaticamente al momento del distacco, evitando pericoli di folgorazione.
Sul posto, nella giornata di oggi, è intervenuto anche il sindaco di Legnago, Paolo Longhi, che ha incontrato il direttore delle piscine, Mario Taglia. Il sindaco ha successivamente contattato la famiglia del bambino coinvolto nell’incidente. “Non ci nascondiamo, ieri sera è accaduto un fatto grave, per fortuna senza conseguenze irreparabili. La chiusura della vasca per la messa in sicurezza non basta, vogliamo un servizio ancora più solido”, ha dichiarato Longhi.
Il primo cittadino ha inoltre assicurato che l’amministrazione comunale avvierà un intervento di efficientamento energetico per permettere al gestore di ridurre i costi operativi e destinare i risparmi alla manutenzione e al miglioramento continuo dei servizi.