
Matteo Botteri, imprenditore di 45 anni, è morto a causa di una lunga e grave malattia, lasciando la famiglia e gli amici distrutti dal dolore. Ma il suo tragico decesso non ha segnato solo la fine di una battaglia personale, ma anche un oltraggio nei confronti della sua memoria. Infatti, appena due giorni dopo la sua morte, i ladri hanno depredato il magazzino della famiglia Botteri, rubando merce per un valore superiore ai centomila euro.
Un furto sconvolgente e tempestivo
Romana Garilli, madre di Matteo e imprenditrice di lungo corso nel settore della moda, è sconvolta da quanto accaduto. Da sessantadue anni gestisce negozi di abbigliamento e calzature nel centro di Piacenza. Dopo il decesso del figlio, che aveva seguito le sue orme nel commercio, la donna aveva dato istruzioni affinché alcuni collaboratori prendessero vestiti dal magazzino per il servizio funebre. “Il 18 marzo ho chiesto ad alcuni collaboratori di prelevare della merce per vestirlo, e tutto sembrava in ordine”, racconta con voce rotta dal pianto. “Due giorni dopo, proprio il giorno del funerale di Matteo, quando è arrivato un carico per il negozio di Ibiza dedicato alla figlia, abbiamo trovato il magazzino svaligiato. Borse griffate, piumini, scarpe, vestiti: tutto sparito.”
Un colpo devastante alla memoria del figlio
Il furto non è solo un danno economico, ma un vero e proprio affronto alla memoria del figlio, che aveva continuato a occuparsi del suo lavoro fino all’ultimo. “Matteo, anche durante la malattia, non ha mai smesso di pensare al lavoro. Era sempre coinvolto, anche mentre era ricoverato. Ha combattuto fino alla fine”, sottolinea la madre, ancora incredula per l’accaduto. Dopo aver scoperto il furto, Romana ha immediatamente denunciato l’accaduto alla questura, ma ancora non si sa chi possa essere stato l’autore del colpo.
A preoccupare maggiormente la madre è l’assenza di segni di scasso. “Non c’erano tracce di forzature”, racconta. “Credo che chi ha rubato avesse accesso alle chiavi, perché il mazzo di chiavi di Matteo è scomparso.”
Un furto mirato, ma non per caso
Romana è convinta che qualcuno abbia sottratto il mazzo di chiavi del figlio, utilizzandole per entrare nel magazzino senza forzare nulla. “Lotto affinché venga trovato il responsabile”, afferma con determinazione. “Voglio esaudire l’ultimo desiderio di mio figlio: riaprire il negozio di Ibiza per Pasqua e per tutta l’estate.” Concludendo, la madre esprime il suo dolore per quanto accaduto: “È un gesto disumano. Non si meritava una cosa del genere, soprattutto lui, che era una persona gentile e generosa.”
Il furto ha lasciato la famiglia senza parole, ma la signora Romana Garilli non si arrende e continua a lottare per difendere l’eredità e la memoria di suo figlio.