
Un terremoto devastante ha scosso il Myanmar, portando distruzione e morte in uno dei paesi più poveri dell’Asia. La scossa, di magnitudo 7.7, ha avuto il suo epicentro a 18 chilometri a ovest di Mandalay, la seconda città più grande del paese, ed è stata così potente da causare gravi danni anche in Thailandia, con scosse avvertite fino in Cina. La magnitudo del sisma era 300 volte superiore a quella che colpì Amatrice nel 2016, e potrebbe aver provocato decine di migliaia di vittime. È la stima di alcuni funzionari americani, secondo quanto riportato da Cnn. La stima è in linea con quella degli esperti tramite i modelli dello Us Geological Survey (Usgs). Per ora le morti confermate sono 1644, e i feriti 3.408. L’Unione Europea ha deciso di contribuire agli aiuti inviando 2.5 milioni di euro di aiuti.
È avvenuto un catastrofico crollo nella scuola materna West Mye Mye Kyi. I soccorritori hanno riferito di aver recuperato questa mattina i corpi senza vita di 12 bambini e di un’insegnante. Si teme che molte altre persone siano ancora intrappolate sotto le macerie, mentre con il passare delle ore le possibilità di sopravvivenza si affievoliscono. La Bbc riporta che secondo alcune fonti non confermate, sarebbero circa 50 i bambini e sei gli insegnanti ancora dispersi dopo il crollo dell’edificio. “Il numero approssimativo di persone presenti nella scuola era 50, ma al momento disponiamo solo dell’elenco di coloro che sono stati evacuati. Finora abbiamo recuperato 13 corpi”, ha dichiarato un membro della squadra di soccorso
Pochi minuti dopo, si è registrata una seconda scossa di assestamento di magnitudo 6.4. La giunta militare che governa il Myanmar dal colpo di stato del 2021 ha dichiarato che almeno 144 persone sono morte e 730 sono rimaste ferite, ma ha avvertito che questi numeri sono destinati ad aumentare. Secondo il portale locale ‘Eleven Myanmar’, cinque bambini e un monaco novizio sono morti nel crollo del monastero di Wailuwun a Toungoo.
Tuttavia, sarà necessario del tempo per avere una valutazione completa dell’entità del disastro, poiché le informazioni sono difficili da raccogliere a causa del rigido controllo dei media da parte delle autorità. Un geofisico del National Earthquake Information Center degli Stati Uniti ha paragonato la scossa al devastante terremoto che ha colpito Turchia e Siria nel 2023, che ha causato oltre 53.000 vittime.
Le immagini che giungono da Mandalay, con strade distrutte e edifici crollati, hanno sollevato preoccupazioni sulla difficoltà di raggiungere le aree più colpite, specialmente in un paese già in crisi umanitaria. Tra i danni, a Mandalay sono stati danneggiati parte dell’ex palazzo reale e numerosi edifici, mentre nella regione di Sagaing è crollato il ponte Ava, storico ponte costruito dai britannici nel 1934. La Croce Rossa internazionale ha espresso preoccupazione per le grandi dighe del paese, prevedendo gravi conseguenze.
A complicare ulteriormente i soccorsi, molte delle aree più colpite sono sotto il controllo dei ribelli che resistono alla giunta militare. La gravità della catastrofe ha spinto la giunta a lanciare un raro appello internazionale per aiuti: “Invitiamo tutte le organizzazioni e le nazioni disposte a venire in aiuto della nostra gente”, ha dichiarato il generale Min Aung Hlaing. L’appello è stato accolto, tra gli altri, da Donald Trump, che ha promesso assistenza. Joe Freeman, ricercatore di Amnesty International per il Myanmar, ha dichiarato alla CNN che il terremoto è arrivato in un momento particolarmente difficile per il paese, che ha oltre tre milioni di sfollati a causa del conflitto armato in corso dal colpo di stato del 2021.