
«Tutti vogliamo la pace. Ma è necessario essere forti per mantenerla e proteggerla». Con queste parole Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, sintetizza la filosofia alla base di Readiness 2030, il nuovo piano per il riarmo dell’Unione Europea, al centro dell’intervista concessa al Corriere della Sera.
Secondo la leader tedesca, il progetto punta a rafforzare l’autonomia strategica dell’Europa, senza tradire la sua vocazione originaria: «L’Europa è sempre stata e sarà sempre un progetto di pace. Il piano Readiness 2030 guarda alle diverse dimensioni della sicurezza e agli strumenti per garantirla. È questa la priorità».
Von der Leyen sottolinea che l’Italia trarrà vantaggi dal nuovo corso, sia in termini industriali sia per il suo ruolo politico centrale. E a proposito dell’Ucraina, afferma che il Paese «deve essere trasformato in un porcospino d’acciaio, completamente indigesto per qualsiasi tipo di invasore».
Nell’intervista, la presidente della Commissione evidenzia anche il crescente consenso verso l’Unione Europea tra i cittadini: «Si tratta del numero più alto mai registrato dagli anni ’80. Le persone capiscono che in tempi difficili è necessario unire le forze. L’Europa è più della somma dei suoi 27 Stati membri: è la nostra casa comune».
Von der Leyen si esprime anche sul rapporto tra la premier italiana Giorgia Meloni e l’ex presidente Usa Donald Trump: «Penso che sia molto positivo. Conosco Giorgia come una leader forte e appassionata, con un ruolo chiave a livello europeo. Più legami transatlantici esistono, meglio è per tutti».
Il messaggio è chiaro: in un mondo segnato da instabilità e conflitti, l’Europa deve dotarsi di strumenti adeguati per proteggere i propri valori. E lo può fare solo rafforzando la propria difesa comune, restando salda nei principi ma pronta ad affrontare ogni minaccia.