
Oggi, sabato 29 marzo, Ema Stokholma è stata ospite a Verissimo, dove si è aperta su aspetti intimi della sua vita, dal complicato rapporto con la madre alle difficoltà nelle relazioni amorose. La conduttrice e speaker radiofonica ha condiviso momenti di sofferenza, ma anche riflessioni profonde sul suo percorso di crescita personale.
Un’infanzia segnata dalla violenza
Ema Stokholma ha raccontato il difficile rapporto con la madre, descrivendola come una donna sola, con problemi economici e psicologici che si riflettevano sulla sua infanzia:
“Ricordo tanta sofferenza e solitudine. Da piccola pensavo che la violenza fosse la risposta a tutto, forse per l’ambiente in cui sono cresciuta,” ha dichiarato.
La conduttrice ha ammesso di non aver mai perdonato la madre, spiegando: “Il mio obiettivo non è mai stato il perdono, ma la consapevolezza.” Un lavoro interiore che l’ha portata a cercare la felicità, ma che non ha cancellato le cicatrici del passato.
Le difficoltà in amore
Nel corso dell’intervista, Ema Stokholma ha parlato anche delle sue relazioni sentimentali. Reduce dalla fine della storia con Angelo Madonia, maestro di ballo conosciuto durante la partecipazione a Ballando con le stelle nel 2022, ha spiegato come questa esperienza le abbia insegnato l’importanza di ritrovare sé stessa:
“Da quest’ultima relazione ho imparato che da soli si sta benissimo. È stato tosto uscirne, perché quando accogli in casa una persona e le fai spazio, è difficile riprenderselo.”
Non è la prima volta che Ema Stokholma vive una separazione dolorosa. Ricordando un amore passato con un ragazzo francese, ha confessato: “Ho sofferto molto quando è finita. Non sono molto equilibrata emotivamente, ho un handicap emotivo per cui bisogna capirmi e avere pazienza.”
Un messaggio di forza e consapevolezza
Nonostante il peso di queste esperienze, Ema Stokholma ha dimostrato una grande forza nel raccontare la sua storia. Un percorso di vita complesso, che oggi la vede impegnata a trasformare il dolore in consapevolezza, cercando di vivere al meglio la propria felicità.