
Un drone di fabbricazione russa ha sorvolato per diversi giorni il Joint Research Centre (JRC) della Commissione europea a Ispra, in provincia di Varese, una delle strutture più sorvegliate del Nord Italia. Il velivolo non identificato è stato intercettato dal sistema di rilevamento sperimentale del centro, che ha registrato almeno cinque passaggi prima della sua scomparsa. Resta da capire se il drone fosse pilotato dalle vicinanze o da una distanza maggiore.
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Un possibile caso di spionaggio
Il JRC di Ispra, attivo da 65 anni, è il terzo campus di ricerca più grande della Commissione europea e ospita scienziati specializzati in vari settori, tra cui nucleare, sicurezza, spazio e trasporti. La presenza del drone preoccupa perché questi dispositivi possono essere equipaggiati con telecamere ad alta definizione e strumentazioni capaci di eseguire mappature tridimensionali, anche in condizioni di scarsa visibilità.
L’area attorno a Ispra è strategica anche per la presenza di diversi stabilimenti della Leonardo, azienda leader nel settore aerospaziale e della difesa. Tra le sedi più vicine c’è la Leonardo Helicopters Training Academy di Sesto Calende, a poco più di 10 chilometri, e la Divisione elicotteri di Vergiate, uno dei poli più avanzati per la progettazione e produzione di velivoli militari e civili.
Non è chiaro se il drone abbia sorvolato anche questi obiettivi sensibili, ma la sua presenza ripetuta nei pressi del JRC ha fatto scattare immediatamente gli accertamenti per identificarne la provenienza e il possibile scopo.
Indagini e implicazioni internazionali
L’ipotesi di una missione di spionaggio è tra le possibilità al vaglio delle autorità. Non è escluso che la vicenda sia stata affrontata durante l’ultima riunione del Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica (Cisr), tenutasi a margine del Consiglio dei ministri.
L’interesse dell’intelligence russa per la mappatura di aree sensibili in Italia era già emerso nel 2023, con l’inchiesta dei carabinieri del Ros su due milanesi accusati di aver raccolto immagini di Milano e Roma tramite dash-cam montate su taxi, in cambio di pagamenti in criptovaluta.
La no-fly zone e le possibili violazioni
Il centro di ricerca europeo di Ispra si trova all’interno di una no-fly zone, così come altre aree strategiche della zona. Il sorvolo senza autorizzazione potrebbe configurare reati legati alla violazione delle norme di sicurezza nazionale. Le indagini si concentreranno anche sulle aviosuperfici e sui centri di addestramento per droni nei pressi del Lago Maggiore, nel caso il velivolo fosse stato pilotato localmente.
Un’area già teatro di vicende misteriose
La zona era già finita al centro di una spy story internazionale nel 2023, quando un’imbarcazione, la Love Lake, naufragò a Sesto Calende causando la morte di quattro persone, tra cui due agenti italiani dell’Aise, un membro del Mossad israeliano e la moglie russa del comandante della barca. L’incidente avvenne in circostanze mai del tutto chiarite, durante quella che venne descritta come una delicata operazione di intelligence. L’avvistamento del drone russo potrebbe ora riaccendere l’attenzione sulla sicurezza dell’area e sul possibile interesse di potenze straniere per le infrastrutture strategiche italiane.