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Terremoto in Birmania: milioni senza casa, emergenza umanitaria senza precedenti

Pubblicato: 30/03/2025 10:19

Il sisma di magnitudo 7,7 che ha colpito la Birmania venerdì ha generato una catastrofe umanitaria in un Paese già martoriato dalla crisi politica e sociale.
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Venti milioni di persone sono state direttamente colpite dal terremoto, secondo i dati diffusi da Marcoluigi Corsi, coordinatore umanitario delle Nazioni Unite in Birmania. Il bilancio provvisorio parla di oltre 1.600 morti e più di 3.000 feriti, ma la conta potrebbe aggravarsi ulteriormente a causa delle interruzioni nelle comunicazioni e dei danni infrastrutturali che complicano i soccorsi.

Un Paese in ginocchio

Il sisma ha devastato un territorio già segnato dal colpo di stato militare del 2021, che ha lasciato la popolazione in una condizione di estrema vulnerabilità. Ora, la nazione si trova a dover affrontare anche un disastro naturale che ha reso inagibili case, scuole e ospedali, aggravando una crisi già insostenibile.

A Mandalay, seconda città del Paese con 1,5 milioni di abitanti, sono crollati tre ponti, le reti internet e i trasporti sono fuori uso, mentre l’accesso alle aree colpite è sempre più difficile. 1.690 abitazioni, 670 monasteri e 60 scuole risultano completamente o parzialmente distrutte, mentre milioni di persone sono ora costrette a vivere in strutture temporanee, senza acqua potabile e beni di prima necessità.

La crisi sanitaria e il sostegno internazionale

Il sisma ha colpito duramente anche il sistema sanitario: ospedali danneggiati, attrezzature insufficienti, energia elettrica assente. L’Onu ha lanciato l’allarme: la Birmania non è in grado di affrontare una calamità di queste proporzioni. Diversi Paesi, tra cui la Thailandia, hanno inviato squadre di soccorso, militari, cani da ricerca, gru e mezzi specializzati, ma le risorse sono nettamente insufficienti.

A Yangon, la delegata della Federazione Internazionale della Croce Rossa, Francesca Capoluongo, ha raccontato di “storie dell’orrore” arrivate dai soccorritori: interi quartieri cancellati, palazzi e templi crollati, famiglie distrutte. Oltre 7 milioni di bambini sono stati coinvolti nel disastro. Capoluongo ha spiegato che i minori non accompagnati potrebbero aumentare drasticamente, soprattutto in un Paese già destabilizzato da anni di conflitto interno.

Oltre 18 milioni di persone abitavano l’area colpita. Il numero di vittime, secondo Capoluongo, è destinato a salire, mentre si teme un ulteriore peggioramento della crisi con l’arrivo della stagione calda, che metterà a dura prova i senzatetto, i feriti e chi non ha accesso a cure mediche.

Crollo a Bangkok: 17 morti e decine di dispersi

Il terremoto ha avuto effetti devastanti anche fuori dalla Birmania. A Bangkok, in Thailandia, è crollato un grattacielo di 30 piani ancora in costruzione, causando 17 morti, 32 feriti e 83 dispersi. La maggior parte delle vittime sono operai rimasti schiacciati sotto le macerie. I soccorritori tailandesi, con l’aiuto di droni termici e cani da fiuto, stanno ancora cercando segni di vita nel cantiere collassato nei pressi del mercato di Chatuchak. Le autorità hanno inoltre disposto un controllo urgente su 165 edifici danneggiati nella capitale.

Una catastrofe che travolge i fragili equilibri del Sud-Est asiatico, con milioni di persone in attesa di soccorso e una comunità internazionale chiamata a uno sforzo straordinario per evitare che la tragedia si trasformi in un disastro umanitario permanente.

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Ultimo Aggiornamento: 30/03/2025 15:17

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