
Il giornalista Marco Travaglio ha criticato duramente il presidente francese Emmanuel Macron per la sua proposta di inviare truppe franco-britanniche in Ucraina. Durante il talk show Accordi & Disaccordi, condotto da Luca Sommi sul Nove con la partecipazione di Andrea Scanzi, Travaglio ha definito l’iniziativa del leader francese un tentativo disperato di mantenere un ruolo di primo piano sulla scena internazionale.
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“Macron vuole essere protagonista a tutti i costi”
Secondo il direttore del Fatto Quotidiano, Macron sarebbe “un uomo aggrappato all’Eliseo, consapevole di non poter vincere le prossime elezioni e determinato a lasciare un segno a ogni costo”. Travaglio ha ricordato come il presidente francese abbia più volte cambiato strategia sulla guerra in Ucraina, passando dall’invito a “non umiliare Putin” all’idea di mediare con Pechino, fino alla recente proposta di un intervento militare congiunto.

“Macron ha iniziato dicendo che non bisognava umiliare Putin, poi ha cercato di mediare con la Cina, volando a Pechino per proporsi come interlocutore privilegiato, ma è stato ignorato. Ora parla di soldati in Ucraina, ma è stato respinto da tutti i principali alleati”, ha affermato Travaglio.
“Boicottano il negoziato di pace”
Travaglio ha poi criticato il sostegno ricevuto da Macron dal leader laburista britannico Keir Starmer, definendolo un altro politico in difficoltà: “Ha già perso il consenso della maggioranza degli inglesi appena arrivato al governo”.
Marco Travaglio (Il Fatto Quotidiano) distrugge Macron: è un disperato che ha perso il supporto di tutti e si è accodato a un altro disperato, Starmer, che insieme a lui sono esclusi dai tavoli negoziali perché boicottano la pace, essendo due guerrafondai. Fanno tutto questo solo… pic.twitter.com/qcRGwE5QQC
— Davide Scifo (@strange_days_82) March 30, 2025
Infine, il giornalista ha accusato entrambi di boicottare il negoziato per la pace in Ucraina: “Stiamo parlando di leader provvisori, che fanno programmi a lungo termine senza averne le possibilità. Sono rimasti fuori dai negoziati di pace perché considerati guerrafondai e ora cercano di imporre soluzioni che Putin non accetterà mai“.