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Schlein attacca Calenda: “Decida da che parte stare”, e lui risponde così

Pubblicato: 31/03/2025 18:35

Elly Schlein, ospite a Tagadà su La7, ha rivolto un messaggio diretto a Carlo Calenda, criticando la sua proposta di una coalizione con Forza Italia, moderati e una parte del Pd:

“Penso che Carlo Calenda debba decidere da che parte stare. Non si può stare con un piede in due scarpe. Decida da che parte stare, non si può stare un po’ di qua e un po’ là.”

Schlein ha ribadito la posizione del Partito Democratico:

“La linea del Pd è una ed è chiara: torneremo al governo vincendo le elezioni con una coalizione progressista, senza larghe intese o accordi di Palazzo.”

Calenda replica: “Stiamo al centro, non dietro ai populisti”

Immediata la risposta di Carlo Calenda via social:

“Cara Schlein, noi stiamo al centro, dove ci hanno messo gli elettori. Non andiamo dietro ai populisti filo-putiniani e non ci asteniamo quando si tratta di Ucraina, riarmo europeo e difesa. Il resto è fuffa.”

Schlein contro Meloni: “Governo diviso, attacca solo l’opposizione”

La leader dem ha poi replicato anche a Giorgia Meloni, che durante il congresso di Azione aveva definito la sinistra “hippy”:

“Avete mai visto un governo che, in mancanza di una politica estera condivisa, passa il tempo ad attaccare l’opposizione?”

Ha poi criticato l’ambiguità dell’esecutivo in tema di alleanze:

“È assurdo che, attaccando me, Meloni dica che non ci sia alternativa tra l’abbassare la testa davanti a Trump e lo strappo con la Nato. L’alternativa c’è: è un’Europa federale, con investimenti comuni anche sulla difesa. Ma i nazionalisti che ci governano non la vogliono.”

Il dossier migranti: “Modello Albania? Un fallimento”

Sulla questione migratoria, Schlein ha attaccato duramente il governo:

“Trasformare i centri in Albania in Cpr è un tentativo maldestro di coprire il loro fallimento. Per mesi ci hanno raccontato dell’effetto deterrente del modello Albania, ora per decreto dicono che diventa un Cpr. Il più caro della storia: 800 milioni di euro. Ma ci andranno solo persone già in Italia, con costi altissimi. È un’altra fregatura sulla pelle dei più fragili e sulle tasche degli italiani.”

I rapporti con il Movimento 5 Stelle

Infine, un passaggio sul possibile dialogo con il Movimento 5 Stelle:

“Ci sono differenze tra di noi, ma anche punti in comune. Siamo favorevoli entrambi alla difesa comune europea e abbiamo posizioni simili sulle critiche al piano di riarmo.”

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