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Caso Liliana Resinovich, la pesante accusa della cugina Silvia al marito: “Ha fatto una cosa gravissima”

Pubblicato: 01/04/2025 11:58

A più di tre anni dalla tragica scomparsa di Liliana Resinovich, il mistero sulla sua morte è ancora irrisolto. La donna, 63 anni, è stata trovata senza vita il 5 gennaio 2022, chiusa in due sacchi neri in un boschetto vicino all’ex ospedale psichiatrico di San Giovanni, a Trieste. Ma cosa è successo davvero? La famiglia continua a cercare la verità, e ora Silvia Radin, cugina della vittima, punta il dito contro il marito Sebastiano Visintin, accusandolo di aver manipolato l’intera vicenda.

Le accuse della cugina a Visintin: “Sta manipolando l’omicidio di Liliana”

Nel corso di un recente intervento a Pomeriggio Cinque, Silvia Radin, cugina di Liliana Resinovich, ha espresso forti dubbi sulle dichiarazioni di Sebastiano Visintin, rilasciate a Quarto Grado. L’uomo ha sempre dichiarato di essere innocente e di avere un alibi per il periodo della scomparsa di Liliana, ma la cugina della vittima non crede alla sua versione.

“È lui che ha strumentalizzato l’omicidio di Liliana”, ha affermato con decisione Silvia, sostenendo che il marito abbia manipolato la narrazione del caso fin dall’inizio. Radin ha inoltre insinuato che Visintin avesse contatti con il figlio e che entrambi fossero stati visti insieme a Gorizia poco dopo la scomparsa della donna.

Liliana Resinovich era scomparsa a dicembre da casa sua: il cadavere della donna è stato ritrovato lo scorso 5 gennaio in un boschetto. Per ora non risultano indagati per la morte.

Un movente economico dietro il delitto?

Uno degli elementi più inquietanti emersi dalle parole di Silvia Radin riguarda il possibile movente economico dietro la morte di Liliana. “Lui ha dato 27.000 euro al figlio all’inizio di dicembre. 20.000 li aveva a casa”, ha dichiarato Silvia, lasciando intendere che dietro la tragedia ci fossero interessi finanziari. Fin dall’inizio delle indagini, la famiglia ha sempre escluso l’ipotesi del suicidio. “Noi conoscevamo Liliana e sapevamo che non avrebbe mai fatto una cosa del genere”, ha ribadito Radin, contestando apertamente la narrazione inizialmente sostenuta dal marito.

Un comportamento sospetto e contraddittorio

Nel suo intervento, Silvia Radin ha anche evidenziato comportamenti sospetti da parte di Visintin nei tre anni successivi alla morte della moglie. “Non ha mai parlato della morte di Liliana”, ha detto la donna a Pomeriggio Cinque, sottolineando come inizialmente l’uomo avesse subito ipotizzato il suicidio, ancor prima del ritrovamento del corpo. Uno degli episodi più controversi, secondo la cugina della vittima, riguarda il giorno del funerale. “Ha fatto una cosa gravissima: ha concordato con una tv locale di filmare la bara senza dire nulla al fratello di Liliana”, ha accusato Radin.

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Ultimo Aggiornamento: 01/04/2025 12:00

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