
Un clima di tensione sempre più acceso si respira nella maggioranza di governo, dove gli alleati sembrano ormai più avversari che alleati. Il leader della Lega, Matteo Salvini, promette battaglia sul piano Ue di difesa, mentre il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ribadisce la fedeltà alla linea europeista: “Noi Ursula von der Leyen l’abbiamo votata e non ci piegheremo di un millimetro”.
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La premier Giorgia Meloni osserva in silenzio le schermaglie interne, convinta che siano in gran parte alimentate dal congresso della Lega. Tuttavia, la sua preoccupazione cresce, tra il possibile inasprimento dei dazi di Trump sull’Europa, il delicato dossier delle armi e la mobilitazione della piazza pacifista del Movimento 5 Stelle. La recente condanna di Marine Le Pen ha ricompattato i sovranisti a livello internazionale, ma se Salvini accusa “Ursula” di essere il mandante occulto della sentenza, Meloni ha scelto la via del silenzio.
Forza Italia avverte: il governo rischia la crisi
Finora erano state solo le opposizioni a evocare la crisi di governo. Ma ieri il portavoce di Forza Italia, Raffaele Nevi, ha acceso un campanello d’allarme: “Se qualcuno deciderà di far cadere il governo se ne assumerà le responsabilità”. Una frase che evidenzia l’insofferenza degli azzurri verso Salvini, accusato di cercare consensi sfruttando il tema del pacifismo. Allo stesso tempo, negli ambienti di Fratelli d’Italia si sottolinea come la Lega abbia sempre sostenuto i provvedimenti governativi e che il vero obiettivo di Salvini sia “crescere nei sondaggi, non rompere”. Tuttavia, la tensione resta alta.
Come riporta il Corriere della Sera, secondo i suoi fedelissimi la Meloni è “fredda e concentrata”, ma dietro le quinte avverte: “Non credo che nessuno voglia davvero mettere in discussione il governo, perché FdI volerebbe al 35% e i responsabili della crisi crollerebbero al 5%“. Nel frattempo, Arianna Meloni ha lanciato un appello alla responsabilità: “Qui non si gioca a risiko“.
Salvini tra provocazioni e nuove battaglie
Dopo aver sostenuto le nuove norme sulla cittadinanza, Salvini ha chiesto ai suoi di criticarle, rilanciando il progetto di Stato federale e preparandosi a bocciare il piano della Commissione Ue. Il leader leghista medita anche di scendere in piazza contro le spese per le armi, esasperando ulteriormente il clima. Tajani, ormai ai ferri corti, lo ha definito uno “sfasciacarrozze“.
A Palazzo Chigi cresce il timore che Salvini possa alzare ulteriormente i toni in difesa di Donald Trump, attaccando eventuali controdazi europei, considerati dalla Lega “una mossa suicida”. Si racconta che Meloni chiami quotidianamente i suoi vice per mediare, ma la sua pazienza sembra agli sgoccioli. Un suo fedelissimo avverte: “Se dalla Lega arriveranno problemi sui provvedimenti, Giorgia passerà dalla modalità zen a Zorro“. Fino ad allora, la premier continuerà a resistere alle provocazioni, lasciando filtrare un avvertimento tra le righe: “Se Salvini ci porta al voto, la Lega dimezzerà i suoi parlamentari“.