
Il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha nuovamente lanciato l’allarme per la situazione tragica a Gaza, definendo la Striscia come un “campo di morte”, ovvero un “killing field”. Guterres ha sottolineato come Israelestia bloccando gli aiuti umanitari, non rispettando i suoi “obblighi” di garantire i beni essenziali agli abitanti. “Sono passati più di un mese senza che una goccia di aiuti arrivasse a Gaza. Niente cibo. Niente carburante. Nessuna medicina. Nessuna fornitura commerciale”, ha dichiarato il segretario generale, evidenziando come, mentre gli aiuti sono venuti a mancare, le “cateratte dell’orrore” si siano riaperte.
Leggi anche: Minacce shock a Giorgia Meloni sulle vetrine: parole irripetibili, cosa sta succedendo
Guterres ha poi dedicato un pensiero agli eroi umanitari a Gaza, sottolineando che, nonostante siano sotto tiro, continuano a fare tutto il possibile per assistere la popolazione. “Non parteciperemo ad alcun accordo che non rispetti pienamente i principi umanitari: umanità, imparzialità, indipendenza e neutralità. Deve essere garantito un accesso umanitario senza ostacoli”, ha affermato.
Anche il presidente francese Emmanuel Macron, durante una visita in Egitto, ha condannato l’attacco israeliano contro gli operatori umanitari, chiedendo la ripresa immediata degli aiuti a Gaza. “La situazione oggi è intollerabile”, ha dichiarato a El-Arish, chiedendo che gli aiuti umanitari riprendano “il più rapidamente possibile”.
Nel frattempo, il bilancio degli attacchi israeliani negli ultimi giorni è salito a 58 palestinesi morti e 213 feriti. Secondo il ministero della Sanità di Gaza, sotto il controllo di Hamas, il numero delle vittime dall’inizio del conflitto ha superato le 1.400 persone.